caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE TATAMI GALAXY - STAGIONE 1 regia di Masaaki Yuasa

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Arkantos     8½ / 10  27/04/2019 12:19:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono guardato questa serie tramite consiglio dell'utente Adrmb che ringrazio anticipatamente. Ora, o è un puro caso oppure l'utente in questione non è altri che una personificazione del mio inconscio, dato che praticamente la serie parla di problemi che riguardano pure il sottoscritto che non specificherò senza aver detto prima…

ATTENZIONE SPOILER!!!

La serie è… Strana… Ma parecchio, del tipo che riuscì a stupire pure il sottoscritto che vide FLCL e Madoka Magica! Vi anticipo subito che la serie, per quanto divertente, ottima e trascinante, richieda una visione attenta e può dare qualche problema alle persone dislessiche, dato che sta serie è disponibile solo in lingua originale costringendovi a leggere fiumi di sottotitoli lunghi e velocissimi rendendo il primo episodio particolarmente complicato da seguire per i monologhi del protagonista; ecco, non fermatevi alla prima puntata: la serie infatti riesce pian piano a legare le storie che affrontano i personaggi, costretti a subire eventi inevitabili, fino a raggiungere le tre puntate finali, che abbandonano la spassosità favorendo la drammaticità o addirittura l'horror psicologico. Se vi piace la roba weird fatta con stile, questa serie fa per voi.

Pure a livello grafico (come quello sonoro) è una serie che rompe i canoni degli anime, usando più e più volte stili di disegno differenti per rappresentare differenti atmosfere o sentimenti dei personaggi, fino addirittura all'utilizzo di scene live-action (in particolare nella decima puntata, personalmente la mia preferita) che rendono il mondo del protagonista ancora più straniante. È molto un "o si ama o si odia", ma ammetto di averlo apprezzato.
Ma è in particolare la sceneggiatura il suo vero punto di forza: tra i personaggi con cui ci si empatizza molto facilmente per la loro umanità e le bizzarrie (come la paura per le falene di Akashi), le storie dei primi episodi con contesti originali pure quando si prevede il destino beffardo che affronterà più volte il protagonista rischiando la ripetitività fino agli ultimi episodi pessimisti che non solo mettono i nodi al pettine, ma criticano pure la vita da hikikomori che il protagonista affronterà nel 10° episodio convinto ormai di non poter più soddisfare se stesso a causa dei vari fallimenti, il suo essere restio nel dichiararsi ad Akashi, nonostante l'amore che prova per lei, la vecchia che gli dice più volte "cogli l'occasione" e la libido (nei panni di un cow-boy) che gli dice "dai buttati!", in nome di un "onore" che teme di rompere (cosa che rappresenta molto il sottoscritto); infatti, solo verso il magnifico finale il protagonista comprende di aver commesso lui stesso gli errori ponendosi obiettivi impossibili solo per beccarsi "ragazze coi capelli color corvino" e delegando agli altri, specie al suo amico Ozu (dotato di un twist interessante da apparente villain a un personaggio che semplicemente ha colto le opportunità), le cause dei suoi fallimenti o missioni irraggiungibili.
Detta in poche parole, pur col suo pessimismo, la serie vuole spronare lo spettatore a compiere la scelta soppesando i suoi limiti, a cogliere le occasioni della vita, il non auto-costruirsi delle regole perché sono nate per essere rotte e ad assumersi le proprie responsabilità degli errori commessi.

Di sicuro non una serie per tutti, ma che consiglio caldamente a coloro che amano prodotti originali, bizzarri e predisposti per avere più interpretazioni. Nel mio piccolo lo considero un capolavoro, che senza dubbio riguarderò più volte per cogliere eventuali sfaccettature che non ho colto in questa prima visione.