Thorondir 6 / 10 21/03/2016 19:05:06 » Rispondi Elegia del dolore e della sofferenza nell'America di tutti. Da bravo sceneggiatore qual'è Haggis mescola storie (senza intrecciarle tutte) e crea una moltitudine di eventi che vogliono mostrare la diversità razziale con relative chiusure, le paure e la permeabilità del dolore, lui si che non guarda in faccia nessuno, ne tantomeno il colore della pelle. Il film sa scorrere bene, ma a mio giudizio punta troppo sulla drammaticità e ogni singola storia tende a terminare con la "lacrima facile". Manca una vera anima al film, perso nelle sue storie parallele. Haggis non riesce a convogliere realmente i racconti e il film diventa un drammone anche prevedibile, tanto che lo stesso Haggis nella seconda metà inizia a far parlare immagini e musica dopo una lunga profusione di parole.