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SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK regia di André Řvredal

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camifilm     4 / 10  11/06/2020 17:51:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Facciamo un film horror.
OK.
Giriamo alcune scene di giorno.l, ma un paio giusto per.
Poi tutto al buio, in penombra, nessuno che vada a perlustrare una vecchia casa magari con una torcia... Ma che!

Un paio di jump scare.
Il solito spaventapasseri, un ospedale, il mostro che ti segue mentre fuggi guidando con calma l'auto... E guarda caso compare di botto sul cofano.


No.
Troppo penoso dal punto di vista tecnico. Pure l'audio non è mai giusto, il parlato troppo basso e le urla troppo alte. Ovviamente mi riferisco al doppiaggio italiano, non so in originale.
Praticamente buio per 3/4 di pellicola o appena illuminati personaggi e mostri (un paio).

Ragazzi che scoprono tutti i misteri, collegando eventi e nomi da vecchi giornali regolarmente archiviati nella biblioteca del paese. Come se la polizia fosse del tutto deficente, mai riuscita.

Siamo prima degli anni 70, c'è il Vietnam, i drive-in, gli stereotipi verso le razze (l'americano Usa non si smentisce mai, c'è sempre un indiano da abbattere, ora tocca al Mexicano), i ragazzi comunicano da casa a casa tramite walkie-talkie giocattolo che nei film vanno sempre perfetti (i miei mai oltre 10metri e dopo pochi giorni erano rotti).

Livello attoriale
Sono ragazzi. Avranno occasioni. Per ora niente di che. Espressività zero, urla tante troppe fastidiose.

Il senso del film. Molto fantasy/horror. Finale con frase ad effetto, che se va bene al botteghino facciamo il 2.

Zio Tibia ci manchi (i vecchi capiranno)

Promossa la musichetta horror.
DankoCardi  17/01/2021 00:09:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh si...quelle notti d'estate dei primissimi anni '90 in compagnia dello "Zio Tibia Picture Show". Quanto ci manca :(