THE DESCENT - DISCESA NELLE TENEBRE regia di Neil Marshall

Hyp3r  31/08/2010 21:04:49 » Rispondi
1) Non lamento il fatto che nel film compare un solo uomo, e che questo sia morto. Lamento il modo in cui l'uomo è morto, ci sono un infinità di modi per morire. Il regista doveva scegliere soltanto uno tra 100 milioni di modi realistici di morire. E ha fallito.

2) Non ho capito esattamente a quale parte del mio commento ti riferisci, comunque, una donna che decide di fare un' allegra gita in una grotta rimane bloccata in un tunnel e si impanica perchè soffre di claustrofobia (immagino, che altro potrebbe essere?), ma se soffri di claustrofobia, non andare in una grotta no? Vai al Luna Park, fatti un giro in bicicletta, stattene e casa... è come soffrire di vertigini e decidere di andare a fare bunjee jumping, o essere aracnofobici e andare in Arabia a degustare ragni fritti. Ma tralasciamo questo, mettiamo pure che la donna si è impanicata per qualche altro motivo, oppure che ha deciso di andare in grotta pur avendone paura... dopo che ti è preso il panico per aver strisciato in un cunicolo non puoi dopo qualche minuto trasformarti in una guerriera che va ad ammazzare mostri... cioe è un cambio di personalità troppo repentino, è troppo inverosimile...

3) Ne ho più che sentito parlare, mio zio è istruttore di arrampicata libera a Trieste e non sono poche le volte che ho arrampicato in parete. Sono totalmente d'accordo che si può rimanere aggrappati con un braccio, ma deve esserci un buon appiglio, senza corde nessuno al mondo lo farebbe mai (soprattutto se sotto di te c'è il vuoto), e soprattutto senza un enorme allenamento e un fisico prestante. Detto questo, mia madre che fa acquagym è più tonica delle attrici del film, la roccia su cui erano aggrappate non presentava appigli adatti a restare appesi in quel modo (anche se l'ho visto molto tempo fa, ma mi sembra di ricordare che non era così), e soprattutto non c'era una motivazione valida per rischiare la vita appesi con un braccio con sotto un precipizio. In sostanza, per farla più breve, il regista voleva mettere qualcosa di "figo" per mostrare la possenza e la tenacia delle ragazze, e a me questo non piace, io voglio vedere cose verosimili, non voglio vedere ragazzine che affrontano la morte aggrappandosi con un braccio ad una roccia in quel modo.

4) Forse non hai capito, lei sta in******* con l'altra ragazza quanto vuoi, ma ad un certo punto si sente il ruggito di un mostro e lei sposta lo sguardo verso la direzione del suono, non centra niente che aveva scoperto quelle cose. Se fossi sepolto sotto una caverna piena di mostri che mi vogliono sbranare, e tu ti metti a dirmi che ti sei scopato la mia donna o che hai ammazzato l'amico mio, io neanche ti sento. E nessuno lo farebbe, chiunque cercherebbe disperatamente una via d'uscita, cosa me ne frega in quel momento di sapere ciò. Poi se sento un ruggito, non è che sposto lo sguardo e metto il grugno in stile macho... mi cago in mano e cerco di scappare, di trovare una soluzione, di trovare una via di fuga.

5) Le reazioni potranno pur essere diverse da individuo a individuo, ma ritorniamo al discorso di prima che se ti impanichi perchè sei rimasta incastrata dentro un cunicolo, poi non puoi combattere con dei mostri sconosciuti con una torcia e una piccozza... cioè l'istinto di sopravvivenza ti fa combattere per sopravvivere, non ti trasforma in hulk.

Riguardo all'ultima domanda, il mio film preferito è REC. Come anche si capisce dai commenti non è difficile capire i miei gusti... prima di tutto non amo l'horror, ma se proprio devo vedermene uno, pretendo che sia il più verosimile possibile. Apprezzo vedere un horror che presenta situazioni che potrebbero accadere nella realtà. E se hai visto anche REC 2, puoi facilmente intuire che lo boccio in maniera secca visto il cambio abissale di trama col primo. Questo film è troppo lontano dalla realtà... ma è lontano pure dalla fantasia, cioè è proprio oltre.

Scusami che ho risposto dopo così tanto tempo, ma non mi ero più loggato sul sito per un po'.