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OLIVER TWIST regia di Roman Polanski

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hghgg     5½ / 10  20/11/2014 13:32:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io capisco che Polanski dopo aver realizzato un biopic drammatico e straordinario come "Il pianista" che per risapute ragioni è probabilmente il film più sentito e personale della sua carriera, abbia sentito il bisogno di dedicarsi a qualcosa di più semplice per riprendere fiato e certo una trasposizione del classico dei classici di Dickens era una soluzione perfetta; però non c'era bisogno di realizzare un prodotto tanto scialbo, palesemente annoiato e diretto per prendere tempo dopo gli sforzi creativi ed emotivi de "Il pianista" e in vista di lavori successivi certo più curati.

Insomma dal lavoro più personale del regista passiamo immediatamente al suo film più piatto e impersonale, chiaramente soltanto un film "di raccordo" un rilassamento del regista franco-polacco, e si vede, si vede eccome.

In questo film di Polanski non c'è nulla, nei titoli di testa si legge "diretto da Roman Polanski" ma poteva anche esserci scritto "diretto da Pinco Pallino" o "da Alice nel Paese delle Meraviglie" e non sarebbe cambiato nulla.

La trasposizione è abbastanza fedele alla fine, ma del confronto con il romanzo poco mi importa visto anche il mio poco gradimento verso le opere di Charles Dickens (nulla da dire sulla sua scrittura, ma il suo stile mi è indigesto e lo trovo tremendamente noioso, pur apprezzando l'ironica e sferzante critica sociale che in Dickens è tanta roba). E se trovo noioso l'autore originale pensate cosa io possa pensare di questo film. Un prodotto confezionato bene, ottima fotografia (ma di quella che non riesce a vivere di vita propria e regalare vere emozioni visive, anzi è di quelle fotografie belle e curate che non sono però di nessun vero valore aggiunto, sono solo il curato incarto della confezione) curata riproduzione delle ambientazioni e dei costumi con buon realismo e belle scenografie; ma non c'è nient'altro tolto questo, è un film in cui la noia regna sovrana per tutte le due ore, la sceneggiatura procede lentamente e senza guizzi, senza momenti e dialoghi interessanti, molle, senza mordente, con uno sviluppo narrativo monocorde e davvero poco coinvolgente e questa volta la regia di Polanski non aiuta.

Diavolo si vede che il buon Roman qui si stava davvero riposando, mai come in questo film la sua regia è stata priva di guizzi, di idee, di soluzioni registiche davvero interessanti. Secondo me ha tenuto la mdp incollata sugli attori e poi si è addormentato, boh... Tutto è piatto, noioso, scontato.

Anche gli attori sono francamente poca roba se si esclude un sontuoso Ben Kingsley che è l'unico che, soprattutto nel finale, riesce a trasmettere qualche emozione allo spettatore con la sua notevole interpretazione di Fagin; gli altri attori però non riescono a trasmettere nulla e il bambino che interpreta Oliver Twist davvero non si può vedere (nella famosa scena del "ne vorrei ancora" è molto meglio Stewie Griffin nella versione di "Family Guy" che proprio non voleva uscirmi dalla testa mentre vedevo quella sequenza :D).

Poi c'è lo stile dickensiano che come detto a me non piace: quella serie di sfìghe e soprattutto di cattiverie totalmente e talmente gratuite da rasentare e anzi superare la soglia del grottesco non riesco a capirle; sono soluzioni assolutamente volute e calcolate ma proprio non mi convincono (tutta la reazione alla doppia richiesta di zuppa di Oliver però è sinceramente esilarante, una delle poche scene che mi abbia tenuto sveglio).

Infine, una considerazione personale: Polanski ha detto di aver fatto questo film perché voleva fare qualcosa che avrebbe potuto far vedere ai suoi figli... Ora, carissimo Roman, l'ovvia intenzione è quella di traumatizzarli 'sti tuoi ragazzini no ? Lo so che è meglio questo certo che "L'inquilino del terzo piano" o appunto "Il pianista" (che in ogni caso è bene vedere fin da bambini per quanto mi riguarda) ma anche qui che vedono poi, tra sfìghe allucinanti, pianti, bambini condotti al crimine e rapiti, l'omicidio di Nancy, un tizio che scivola come un còglione e si impicca da solo e vecchi piuttosto inquietanti sai che bel film da far vedere ai propri figli...

A proposito dell'omicidio di Nancy, è la prima volta che vedo Polanski girare una sequenza del genere in maniera tanto pudica e moscia (ah già, stava pensando ai bambini, perché nessuno pensa ai bambini ?), sono rimasto traumatizzato da questa cosa, un'altra prova di quanto sia impersonale qui la sua regia e di quanto si faccia quasi fatica a riconoscerlo.

Il voto non è eccessivamente severo soltanto per Kingsley e il suo Fagin e per la confezione indubbiamente curata e ben fatta, ma siamo di fronte ad uno dei film meno riusciti di Polanski, certamente il più impersonale, probabilmente il più commerciale, realizzato un po' per rifiatare dopo "Il pianista" un po' per prender fondi e poi dedicarsi a progetti più sentiti; e infatti "Oliver Twist" è un passo falso perdonabile visto che i tre film successivi saranno tutti ottimi lavori e per di più uno meglio dell'altro ("Ghost Writer" "Carnage" e "Venere in pelliccia" ovviamente, tutti realizzati nell'arco di 3-4 anni- 2010-2013- con rinnovata voglia e prolificità).

Un film che si dimentica subito per dare spazio a ben altre gemme della carriera di Roman Polanski.