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LILJA 4-EVER regia di Lukas Moodysson

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  23/02/2011 13:26:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I primi minuti ci calano immediatamente nella sventurata realtà che di lì a poco ci verrà sbattuta in faccia,sulle note di "Mein herz brennt" dei Rammstein una ragazza con il volto tumefatto,in realtà poco più di una bambina, corre a perdifiato in un panorama cinereo sino a raggiungere il cavalcavia di una superstrada forse per suicidarsi;qui il film si interrompe e chiarisce cosa abbia provocato questa rovinosa disperazione.
Abbandonata dalla madre la sedicenne Lilja si ritrova senza soldi a vivere in uno squallido appartamentino, emarginata da una società falsamente perbenista trova nel giovanissimo Volodja quel barlume di umanità negatogli nell'indifferenza totale.
Moodysson mostra di essere cresciuto parecchio dal sopravvalutato "Fucking Amal",nonostante una poetica un po' kitsch e un disfattismo a tratti fin troppo perseguito,riesce a descrivere con doveroso pudore il dramma di una ragazzina cresciuta in un luogo sperduto e senza prospettive dell'ex Unione Sovietica.
Il regista è abile nell'evitare di trascendere in sequenze troppo crude,già il tema lo è di suo e la scelta di tenere l'orrore fuori campo o suggerirlo attraverso eloquenti sotterfugi è sicuramente condivisibile onde evitare un sovraccarico penoso.La solitudine di Lilja è quelle di tante ragazze destinate all'abuso da parte di una società sempre più prevaricatrice,la pellicola volge lo sguardo verso un degrado morale di natura collettiva,indica delle coordinate geografiche ma alla fine documenta quante esse siano comuni a troppi luoghi.
Interessante e molto migliorato lo stile registico,ma oltre all'aspetto tecnico c'è da esaltare la qualità dei dialoghi quasi sempre ragguardevole.
Duro,struggente,un vero pugno nello stomaco.