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LA RECITA regia di Theo Angelopoulos

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elio91     8½ / 10  03/02/2012 14:55:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stilisticamente è perfetto, e per quanto possa irritare l'utilizzo reiterato dei pianisequenza è innegabile la bellezza formale di questo osannato film di Angelopoulos.

Rileggere cinematograficamente la storia greca attraverso vari piani strutturali (storico, individuale e mitico) fondendo infine tutte le storie in un'unico grande affresco è qualcosa che non tutti possono fare. Angelopoulos ci è riuscito rinnovando nel contempo l'arte cinematografica.
E non c'è da stupirsi quindi se si risale ad un unico principio ne La Recita in cui non ha importanza se i protagonisti stiano fingendo di recitare, stiano recitando sé stessi o siano davvero loro. La realtà è onnipresente, e la storia che attraversa quindici anni cruciali e movimentati della Grecia oscilla senza soluzione di continuità avanti e indietro, senza fermarsi mai né collocarsi.
Sembra quasi rientrare nel concetto storico che avevano gli antichi greci sulla storia vera e propria: non un percorso retto, con un inizio, uno svolgimento e una conclusione bensì qualcosa di immutabile e che all'interno di una ciclicità spazia dalla degenerazione alla corruzione in un ciclo continuo.
Angelopoulos incredibilmente è riuscito a riproporre questa visione antica modernizzandola, con uno stile monolitico, riflessivo, immerso in ciò che mostra come anche il cinema russo (in specie) ha saputo fare con i vari Tarkovskij e Sokurov.
Confesso quindi che quasi 4 ore di questo cinema siano sfiancanti e possano portarti via ogni energia, ma la bellezza di alcune scene è impagabile. Ben vengano quindi registi che sono ossessionati dall'estetica se questi sono i risultati.