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TRUE DETECTIVE - STAGIONE 3 regia di Nic Pizzolatto, Jeremy Saulnier, Daniel Sackheim

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The Gaunt     8½ / 10  07/04/2019 21:12:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Partiamo da un presupposto. La prima stagione di True detctive è irripetibile, è perfetta ed è impossibile secondo me ripetere quella perfezione. Cionondimeno ho il timore personale che il paragone con la prima possa nuocere a questa stagione, cioè a sottovalutare una risultato molto positivo e soddisfacente, anche essendo inferiore a quella prima stagione irripetibile.
Si riprendono le ambientazione rurali della prima stagione, quelle dell'america del sud, profonda, ma fin da subito le pighe della narrazione prendono una direzione diversa. E' una stagione che si incentra sulla memoria, quella di un ex poliziotto ed ex reduce del Vietnam, che sta lentamente svanendo sotto i colpi della demenza. Quel caso irrisolto che ha impegnato oltre metà della sua vita è ben vivo nei suoi ricordi e tale ossessione è quell'arpiglio per mantenersi vivo e vigile malgrado la malattia. Tessere sparse di un puzzle che devono, ad ogni costo, ricomporsi. Mahershala Ali è straordinario non tanto nella loquela, perchè in fondo è un personaggio molto silenzioso, quanto negli sguardi e nei silenzi espressivi del suo volto. La frustrazione verso quel caso mai risolto, repentinamente riaperto ed altrettanto repentinamente chiuso, forse dolosamente insabbiato. Da non sottovature nemmeno la prestazione di Stephen Dorff, tutto tranne che un personaggio secondario, sostegno fisico e morale di Hayes e di Carmen Ejogo, moglie e coscienza dello stesso Hayes. Tre linee temporali che si intersecano in maniera coerente che offrono maggiore linearità, invece che confusione. Ripeto, da non sottovalutare. Poi molto bella quell'immagine finale, che da sola simboleggia il futuro destino tormentato di un uomo.