caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ANGELO UBRIACO regia di Akira Kurosawa

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  21/02/2008 09:07:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco invece come una metafora neorealista senza didascalismo alcuno, una distesa d'acqua infetta, vero e proprio specchio di una condizione sociale disagiata.
L'asso nella manica di questa pellicola è il rapporto che nasce tra queste due persone, un medico ed un esponente della malavita organizzata, ognuna rappresentane una funzione sociale diametricalmente opposta l'un l'altra ma, paradossalmente, aventi molto in comune.
Il coraggio di uno, un gran Shimura, forse derivante dall'incoscienza che ha sì un angelo, ma ubriaco appunto, e l'incoscienza dell'altro, un'altrettanto bravo Mifune, sono state le basi solide per costruire una sceneggiature dove l'alchimia di questi due personaggi si sente, fa riflettere, emoziona dall'inizio alla fine.
Invia una mail all'autore del commento wega  16/01/2009 19:59:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buh buh. davo un significato errato a didascalico.