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I FIGLI DELLA VIOLENZA regia di Luis Buñuel

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GianniArshavin     8½ / 10  17/07/2014 20:02:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Innovativo e straordinario film per un Bunuel per l'occasione parzialmente lontano dai suoi canoni abituali ma non per questo meno brillante.
Con "I figli della violenza" il regista spagnolo dimostrò di sapersi destreggiare anche con una storia realista e umana , una storia di miseria e degradazione ancora assolutamente attuale e da riscoprire al più presto.
Ambientato in Messico , questo racconto ci parla di alcuni ragazzi , poveri e cresciuti in contesti molto duri , che cercano di imporsi (ognuno a modo suo) sullo squallore che li circonda. Elemento cardine della storia è la mancanza d'amore , la mancanza d'affetto che i ragazzi sono stati abituati a ricevere e che sarà la causa primaria del loro triste destino.
Bunuel ritrae una realtà sporca e meschina , dove istituzioni , famiglia e scuola sono assenti ingiustificati nelle vite dei giovani protagonisti. Questi ultimi , anche nel loro rappresentate più meschino , per Bunuel sembrano essere meno condannabili per le loro azioni se confrontati con il mondo degli adulti che li ha tirati su in quel modo.
è da rimarcare la grande attualità del prodotto , sia nel ritmo che nelle tematiche , senza dimenticare la sequenza del sogno , elemento ricorrente nel cinema del regista che qui è quanto mai potente e all'avanguardia.
Mi preme inoltre evidenziare altre due scene impossibili da dimenticare: quella della giostra e il tremendo finale , una conclusione cruda ma necessaria per una vicenda simile.
Da applausi i giovani attori non professionisti e la fotografia , sporca come il mondo che ritrae.
In sintesi credo che " I figli della violenza" sia un titolo ingiustamente dimenticato e sottovalutato , da rivalutare al più presto anche in seno alla filmografia del cineasta iberico.