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I FIGLI DELLA VIOLENZA regia di Luis Buñuel

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JOKER1926     7½ / 10  02/03/2010 23:11:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Macabra e reale trasposizione di miseria umana consumatasi nel ventre di metropoli senza età (in questo caso quella messicana) ove persone di ogni età per vari motivi calcano assurdi scenari vivendo in una povertà spirituale e fisica dovendo fronteggiare violenza su violenza, un mondo, una società in una pazza parabola discendente che retrocede nelle stazioni terminali degli inferi non offrendo alcuna via di salvezza per i suoi protagonisti, sia buoni che cattivi, tutti avranno un destino amaro...

Bambini soggiogati da un futuro più grande di essi, paure, minacce...
Vecchi ciechi che "guardano" il mondo con un pessimismo nero, evocando la morte ("Uno di meno") come situazione dei mali; non esiste futuro, il tutto è circoscritto ad una scacchiera mortale ove la vita e prospettive rosee vivono in lidi remoti e vaghi.

Luis Buñuel con il suo clamoroso "I Figli della violenza" riesce veramente a colpire, perno dello spaccato della regia è sicuramente la fotografia grezza e sporca che certifica ulteriormente quel tremendo ambiente senza via di scampo, sporco e quasi sadico ove in esso si intrecciano all'infinito diversi concetti che poi sfociano in sogni/incubi con l'onirico che gioca le carte vincenti del gioco.

Gli attori tutti in grande forma, poi prodigiosa la sceneggiatura colma di simbologie, "Los Olvidados" sarà spunto, nei decenni a seguire, per grandi registi come Alejandro Jodorowsky (vedere "El Topo" e "La montagna sacra"); insomma in questo prodotto da notare la mano di Bunuel che risulta essere praticamente ineccepibile e giostra tutta la situazione con una grandissima maestria, questo è un film neorealista per i temi trattati ma a tratti anche surrealista con sogni e varie utopie che lo rendono unico.
Film compatto, senza difetti rilevanti e con un finale nudo e purtroppo estremamente reale e difficile da accettare ove buoni e cattivi si dividono un osceno destino...

"I figli della violenza" è un prodotto purtroppo abbastanza sconosciuto, è inutile dire che tale pellicola 1950 meriterebbe una robusta risonanza, una grande pubblicità mediatica per denunciare, mettere in chiaro la drammatica situazione (ancora oggi presente, se non peggiorata!) nel mondo, specialmente nei posti più scordati e lontani del pianeta terra.