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I FIGLI DELLA VIOLENZA regia di Luis Buñuel

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Marco Iafrate     10 / 10  06/09/2007 16:02:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo! Film come questo la Rai dovrebbe avere il dovere (ed il coraggio ) di trasmetterli spesso, in prima serata, in chiaro, e non a notte fonda sui canali satellitari ad esclusivo appannaggio di noi appassionati.
Chi, guardando una bella cosa, non ha desiderato che la vedessero tutti?.
I figli della violenza è un tunnel senza uscita, un salto nel buio, una discesa all'inferno. L'inferno dettato dalla povertà, una povertà che divora come un cancro le esistenze di chi nasce in una parte del mondo anzichè in un'altra.
L'abiezione non risparmia nessuno dei protagonisti, tutti sono impregnati di bassezza morale, i piccoli come i grandi, i figli come i padri, paradossalmente da questo abbrutimento si salva soltanto il direttore del riformatorio "Invece dei ragazzi dovremmo rinchiudere la miseria".
A chi lo ha letto, il film non può non ricordare il libro di Pasolini "Vite Violente", c'è un certo parallelismo tra la periferia anni 50 di Città del Messico e quella di Roma di quegli anni, tra il protagonista del film Jaibo ed il protagonista del libro Tommaso, stessa misera esistenza, stessa sorte.
La scena finale è stupenda: "Sono solo. Solo". "Come sempre bambino mio, come sempre, dormi, dormi".