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WILDLIFE (2018) regia di Paul Dano

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Mauro@Lanari     3 / 10  03/10/2019 20:59:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Don't believe the hype, il corretto mantra della nostra epoca
Paul Dano assembla qualunque difetto d'un'opera indie: il pauperismo, l'affresco dell'esistenza yankee ridotta a copia seriale d'"American Gothic", la sudditanza vers'il cinema francese (come il primo Spike Lee o il mumblecore), in particolare verso la poetica dell'esordio di Truffaut (con tanto di camera-car che segue la fuga del giovane protagonista vessato dalla famiglia) e l'inquadrature fisse e vuote di Bresson. Ancor'una volta, meglio gl'originali.

(Mauro Lanari)