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LO SCONOSCIUTO (1927) regia di Tod Browning

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stratoZ     8 / 10  23/10/2023 14:29:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Piccola perla di Browning anche abbastanza conosciuta nell'ambito del cinema muto a differenza di quello che dice il titolo.
Dai scherzi a parte, ottima pellicola fortissima emotivamente, un triangolo amoroso disperato e malato, una visione dell'amore da un punto di vista patologico/esistenzialista, come se fosse l'unica ragione a cui dedicare la vita tanto da prendere risvolti estremi come tagliarsi le braccia, ma anche una pellicola sull'impersonificazione del male tramite sentimento di gelosia ed estrema possessione, iconico quanto straordinario il personaggio di Lon Chaney, un criminale ricercato dal passato burrascosissimo che per sfuggire alle autorità finge di essere senza braccia e inizia a lavorare in un circo, ma si innamora di Nanon, la bella figlia del proprietario del circo che mostra una repulsione verso le braccia degli uomini, almeno inizialmente.

Browning è straordinario alla regia, nonostante fondamentalmente la camera rende il quadro quasi bidimensionale, sono impagabili i primi piani su Lon Chaney, fenomeno assoluto del muto, sia il suo ghigno terribile quando capisce che può fare a meno delle braccia, sia le sue lacrime quando realizza l'inutilità del suo gesto. La parte finale invece oltre ad essere una personificazione del male e, come accennato prima, l'estrema conseguenza di gelosia e possessione, è anche realizzata meravigliosamente con una tensione sempre più crescente, quel dettaglio sulla leva e sui tapis roulant mentre Alonzo sta per esternare tutta la sua cattiveria è agghiacciante.

Qualche anno prima di Freaks, già Browning prende la mira e realizza un piccolo cult del muto - sebbene sembra sia abbastanza mutilato e un po' si vede nella mancanza di una contestualizzazione iniziale approfondita - con tematiche e ambientazioni in comune, un film a sfondo antropologico e con una ricerca della malignità dell'animo umano quanto delle pulsioni più nere, penso che parecchi autori in futuro prenderanno spunto anche da questa pellicola di Browning che definirei tranquillamente: Fondamentale