caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GLASS regia di M. Night Shyamalan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Cataclysm84     4 / 10  24/01/2019 13:13:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Unbreakable è uno dei massimi capolavori del cinema in campo super-eroistico, Split è un buon esperimento riuscito più che altro grazie alla superlativa interpretazione di McAvoy e un epilogo capace di far mancare il respiro.

Purtroppo Glass è un pallido e maldestro tentativo di espandere quell'universo, accostandosi troppo ai canoni dei super-eroi odierni anzichè seguire la propria strada tracciata da un'identità nata con il primo storico capitolo.

Dopo un'introduzione non proprio esaltante (vedere i due combattere è quasi goffo) e dopo esserci fatti un paio di domande di troppo (perchè David che non ha mai sostenuto di essere un supereroe dovrebbe seguirli in un ospedale psichiatrico piuttosto che essere condotto in prigione?) il film fortunatamente entra nel vivo e riesce quasi a raggiungere dei picchi invidiabili.

La parte migliore, quella riflessiva, quella introspettiva, quella ragionata che ricorda le tinte del primo Unbreakable e in generale il modus operandi del regista (fatta eccezione per molti dei suoi numerosi scivoloni) è quella che copre la parte iniziale all'ospedale, con i dubbi che riesce a instillare nei protagonisti e nello spettatore, gli sguardi, gli interrogativi, l'atmosfera opprimente e claustofobica.

Poi, di punto in bianco, il registro del film muta: ci ritroviamo di fronte ad un baraccone da circo mal allestito, con personaggi macchietta che si comportano come pupazzi senz'anima, tutto sulla scena è confuso, i personaggi agiscono senza coerenza, si cerca la forzata emulazione di piroette super-eroistiche mal interpretata.

La piatta fotografia non aiuta in tal senso e i dialoghi ancor meno... la sottolineatura del mondo fumettistico (nel primo Unbreakable presente ma sempre sottesa, mai gettata in faccia allo spettatore) qui invece diventa un leitmotiv irritante quasi : come nei fumetti, proprio come accade in quel fumetto, stanno facendo questo perchè nei fumetti fanno questo, questo è quello che chiamano Showdown, ecc.

Il vuoto ospedale fatto di guardie statiche ed assenti e di inservienti fantasma non può far altro che assistere inerme ad un finale che mette in piedi la costruzione più forzata che la mente di Shyamalan potesse concepire, ossessionato a tutti i costi dal suo marchio di fabbrica, il colpo di scena finale che rigira le carte sul tavolo, in questo caso davvero poco geniale.

Un film concepito male, apparentemente ''oscuro'' ma che si piega al mercato moderno, risultando solo una grande parodia del genere.

I protagonisti inoltre, colossi del cinema, a parte McAvoy appaiono sempre stanchi nella recitazione, quasi svogliati in quella che alla fine è di fatto una pellicola nata con intenti commerciali e naufragata in quegli stessi intenti.

Un vero peccato ma c'è da dire che il signor M. Night Shyamalan dopo aver donato al mondo quei due capolavori del cinema che sono Unbreakable e Il Sesto Senso non ha mai saputo replicare la formula magica del successo, raggiungendo comunque godibili risultati con The Visit (e forse con un punto bonus della giuria The Village e Signs) ma navigando nel mare della sufficienza con le altre sue pellicole.

Questa volta il passo è stato più lungo della gamba e purtroppo siamo sotto la sufficienza, un prodotto scadente da dimenticare.