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RAGAZZI PERDUTI regia di Joel Schumacher

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dinger71     10 / 10  30/05/2011 23:23:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A più di un anno dalla scomparsa del giovane e famigerato protagonista del film (il compiantissimo Corey Haim, che ruba tutte le scene a Jason Patric, il fratello maggiore, che pare battere ogni record per imbambolamento e inespressività), si parla ancora molto di questo cult indimenticato, simbolo della generazione antireaganiana, di cui il giovane Haim fu sicuramente il portavoce più importante.
Devo dire che il film è invecchiato molto bene, nel senso che riesce ancora ad essere originale, nonostante siano trascorsi più di vent'anni dall'uscita nelle sale, probabilmente per la sua tendenza alla "normalizzazione" delle "diversità", evidente sin dalle prime scene. In un'America dove trionfa il lusso esibito, l'apparenza, l'aridità ideologica e l'apatia spirituale (incisive le scene dell'isteria collettiva al luna park), si nascondono, sotto questa patina edonistica, moltissimi problemi, che si evidenziano già all'apertura del film sotto forma di "freaks", stormi di adolescenti dark e punk (qualcuno pratica addirittura la zoofilia), minoranze etniche che vivono ai margini, barboni, inquietanti volantini con foto di teenager scomparsi e con avvistamenti ufo, la scritta che domina sul cartellone di benvenuto alla città ("capitale mondiale dell'omicidio"). Questo è lo sfondo del film, una località della costa californiana (baia di S. Francisco), dove si trasferisce, dallo strano padre, la dolce e pacata Lucy (Dianne Wiest, premio Oscar l'anno precedente per "Hannah e le sue sorelle" di Woody Allen), reduce da un divorzio non metabolizzato al meglio, con i figli Michael (J.Patric, appunto) e Sam (C.Haim). Quest'ultimo è abbastanza capriccioso, non riesce a relazionarsi agli altri (pare ne vada fiero) ed è ossessionato dai fumetti e dal "brat pack" (capisco l'apertura delle madri hippies, ma non porsi nessun problema per la sessualità del figlio che ha quel poster di Rob Lowe davanti al letto mi sembra un pò troppo!). Invece il fratello maggiore sembra più tranquillo e maturo, una sorta di "colla" per i membri di questa famiglia, ma è destinato a "perdersi", poichè si innamora di una misteriosa gitana, Stella (Jami Gertz, pure lei mezza addormentata quando recita), che fa parte di una strana banda di motociclisti balordi, capitanata dall'assatanato e mefistofelico David (uno straordinario Kiefer Sutherland, al top delle sue performances; nell'intervista del dvd dice che questo sarà sempre il suo film preferito! Strano, visto che ha fatto molto nella sua carriera e che julia roberts all'epoca lo lasciò proprio per jason patric... evidentemente si consolò con gli amici del set, ma non divaghiamo) e responsabile delle morti e delle sparizioni che avvengono in città. I membri della banda si identificano come vampiri (ma il film è ambiguo in proposito, pertanto non è un vero e proprio horror, sebbene lo si definisca così e uno dei suoi meriti sia quello di aver modernizzato la figura letteraria del "vampiro") e sembrano voler epurare la zona da chi non la pensa come loro (a partire dal poliziotto iniziale). David riesce ad adescare Michael e a farlo entrare nella gang, ma suo fratello Sam si accorge dei suoi cambiamenti (in origine il personaggio di Corey Haim doveva essere una ragazza, da qui la canzone "cry little sister", in riferimento al fatto che ormai il fratello maggiore era entrato a far parte di una famiglia surrogata, abbandonando la sua) e si convince che è diventato un vampiro. Comincia così a credere alle storie di vampiri che gli avevano raccontato due ragazzi del posto, i fratelli Ranocchi (Corey Feldman e Jamison Newlander, molto bravi nella parodia dei "supereroi alla Rambo"), così si unisce a loro per combattere Kiefer e company. La critica americana ha lodato molto l'interpretazione dell'isterico e visionario Corey Haim (per la vita che condusse era soprannominato proprio "il ragazzo perduto" e questo credo fu il suo ruolo più famoso). Sicuramente al centro del film c'è il malessere adolescenziale, i ragazzi sono incompresi e abbandonati a loro stessi e, seppur in modi diversi, tendono a "perdersi"; notevoli sono anche le loro difficoltà di comunicazione (non a caso il nonno hippie -generazione precedente- è l'unico che rimorchia), ognuno si chiude nel proprio mondo, apparendo "strano" agli occhi dell'altro (altro tema portante del film infatti è "la gente è strana", "people are strange" dei "the doors"); ne deriva quindi una profonda critica ad una società non in grado di salvaguardare i suoi figli (la stessa banda di David ha un insospettabile protettore borghese), per giunta wasp, e per i quali sembra vacillare ogni cosa, anche la propria identità sessuale. In effetti nel film c'è un certo contenuto omoerotico (che forse per quei tempi era abbastanza forte), dovuto al fatto che nè Sutherland nè gli altri membri della banda si interessano a Stella, ma tutti sono ossessionati da Michael ( il suo nome mi pare viene ripetuto tipo 128 volte nel film e il suo volto è identico a quello del poster di Jim Morrison che c'è nel loro nascondiglio) e i ragazzini, nel tentativo di annientare i "vampiri", sembrano combattere contro le proprie pulsioni sessuali (questo almeno è quanto ha detto la critica americana). Il film inoltre abbatte anche le differenze di sesso e di età: come già detto, Stella è equivalente a qualsiasi altro membro della gang e il bambino che sta con lei non è nè il figlio nè il fratello (semplicemente è stato rapito dagli altri per regalarle compagnia) e anche lui viene trattato alla pari (c'è quindi anche il desiderio di creare una sorta di comunità "alternativa" ai modelli che ci vengono proposti e di fuggire dalla squallida realtà che ci circonda). Ricordo che quando uscì il film nell'88, fu vietato ai minori di 18 anni e, nonostante questo, fu (sorprendentemente per tutti, soprattutto per la Warner Bros, che era stata scettica fino all'ultimo) un record di incassi negli Stati Uniti, dando luogo a veri e propri fenomeni di idolatria ed emulazione (addirittura alcuni ragazzi si mascheravano da vampiri e si lanciavano dai ponti proprio come avveniva nel film, in certi casi pagando con la vita!) e l'allora first lady Nancy Reagan lanciò la sua campagna anti-droga (nel film se ne fa largo uso, il che contribuisce alle visioni vampiresche) "just say no", unica cosa razionale che ha fatto nella vita, considerando che ha speso gli anni alla Casa Bianca consultando astrologi per indagare sul futuro del marito (ohibò, ecco spiegato il grande successo degli attori del Brat Pack). Pertanto il film divenne un fenomeno mediatico, merito soprattutto delle grandi interpretazioni dei due Corey e di Sutherland (il vecchio volpone di Schumacher, infatti, dopo aver diretto due anni prima il film manifesto del Brat Pack, "St. Elmo's fire", radunò furbescamente questi tre giovani attori simbolo del periodo, rendendoli icone immortali). Purtroppo il successo non giovò ai protagonisti, che non riuscirono a gestire i soldi e la fama precoce, "perdendosi" davvero nella vita. Dò il massimo al film per Corey Haim, perchè era uno dei miei attori preferiti, l'ho seguito sempre ed è stato molto triste quello che gli è successo. E pensare che era nato in una normalissima famiglia canadese, per giunta piuttosto agiata, ed era diventato attore per un banalissimo tentativo dei genitori di fare in modo che superasse la sua timidezza; iniziaImente neanche gli piaceva recitare e, pur dicendo di odiare la scuola, era un ottimo studente e frequentava anche una scuola pubblica, raro per una baby-star. Conservo ancora la sua intervista sul Cioè risalente all'anno in cui girò "Ragazzi Perduti", in cui parlava dei suoi genitori che si erano separati e di come era stato difficile trasferirsi da Toronto a Los Angeles, cambiare scuola e ritrovarsi senza amici. La vita non è affatto un "American dream", queste le sue testuali parole. Diceva però di aver cambiato idea sul cinema già ai tempi di "Lucas" e che era sicuro di voler diventare un attore, era orgoglioso di entrare "ufficialmente" nel Brat Pack e che "Lost Boys" era stato il suo film preferito, perchè aveva finalmente conosciuto dei ragazzi che gli piacevano: Brooke McCarter(uno dei vampiri), Kiefer e l'altro Corey, che erano diventati i suoi migliori amici e gli erano stati vicino nei momenti difficili... Il famoso giornalista Roger Ebert, che aveva amato molto "Lucas", scriveva di lui "ha un'intelligenza vivace, un talento innato, è vispo, bizzarro e logorroico, crescendo diventerà un grande attore, non si perderà come accade ad altri giovani interpreti". Mai parole si rivelarono più nefaste... Già l'anno dopo ammise di essere dipendente dalla cocaina, provata per la prima volta proprio sul set del film, a soli 15 anni, insieme ai "maledetti" amici, dipendenza che, a differenza degli altri, sconfisse solo per brevi periodi della sua vita e che chiaramente avrebbe condizionato la sua carriera. I suoi genitori tentarono invano di aiutarlo, ma lui scappò da una clinica rehab (dov'era ricoverata, fra gli altri, pure Drew Barrymore) dopo solo 5 giorni, chiese l'emancipazione al tribunale minorile e cacciò sua madre di casa (fino ad allora lei gli faceva anche da manager), per far posto all'allora disoccupato ventiseienne Brooke McCarter (fresco dalla rottura con la sua famiglia per aver lasciato l'università), che divenne anche il suo nuovo manager e che lo sfruttò economicamente e lo abbandonò dopo solo due anni, quando i suoi problemi con la droga si aggravarono ( il bello è che rimasero amici anche negli anni successivi). Cominciarono anche a circolare le voci sulla sua omosessualità, ma, nonostante tutto, Corey mostrava sempre un carattere allegro e disponibile, abbracciava e baciava ogni fan, incontrava spesso i/le fan e realizzò anche un documentario sulla sua vita, in cui spiegava il perchè dei suoi problemi. Per caso ritrovò sul set di "Licenza di guida" l'altro Corey, ma neanche con lui le cose andarono troppo meglio (Oltretutto Feldman sarebbe stato pure arrestato per possesso di eroina nel '90). Tuttavia, grazie al successo di "Licenza di guida", all'apice della loro popolarità, crearono anche la Corey hotline, punto di riferimento per ragazzi/e problematici (pure Lisa Simpson ne diventò dipendente, fra l'altro nell'episodio dei Simpson c'era l'immagine di Corey Haim che si chiedeva perchè le ragazze non lo chiamassero, un pò una presa in giro all'attore. E invece molte ragazze americane li amavano, all'epoca si diceva "a letto con i due Corey";nei loro film in genere erano spesso una spalla sensibile e comprensiva di ragazze devastate, i "non threatening boys"). Data la cattiva fama legata all'uso delle droghe, però, negli anni successivi, vennero progressivamente abbandonati da Hollywood, continuando però a recitare in molti film indipendenti (vari pure di successo, come Dream a little dream), sebbene Feldman apparì comunque come cameo in qualche produzione importante negli anni seguenti. La cosa più assurda è che, prima di morire, Corey Haim era tornato a recitare a Hollywood in un bel ruolo nel thriller Crank: High Voltage. Perdonate la lunga digressione, ma era doverosa per un attore che ha segnato un'epoca e che gli Oscar quest'anno -volutamente- si sono rifiutati di omaggiare. Cito le parole di Feldman: "Hollywood ha usato e abusato di Corey Haim"; mi sono sembrate giuste e coraggiose. In America ci fu un programma dedicato a loro, un paio di anni fa, in cui entrambi ammisero di essere stati molestati da ragazzi, insistendo però sul fatto che non si trattava di Michael Jackson. Ora non so se questo è vero, ma sicuramente Corey Haim aveva dei problemi importanti, certo a vederlo così dolce e gentile nei video non sembrava proprio, ma chissà... forse era molto ambizioso e non riuscì a fronteggiare l'abbandono professionale, un' "anima tormentata", ha aggiunto Feldman, ma cmq meravigliosa e che non va dimenticata (aggiungo ioxd). Addio Corey, sei stato più di un mito, una leggenda!! the biggest, the best!! Non ti dimenticheremo mai! Oltre a "ragazzi perduti" ho amato anche "spazzati via", il "ragazzo pon pon" (eri fortexd) e "senza domani"!! Ah, una menzione speciale per il nonno del film: mi rendo conto che i nonni in America non saranno tipo "nonno Libero", ma addirittura un vecchio che impaglia animali, si profuma col detersivo e che coltiva marijuana non è un pò troppo anche per quelle zone? Da non perdere comunque!
Angel Heart  30/05/2011 23:44:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto con molto interesse il tuo commento, e devo dirti di essere felice del fatto che Corey Haim non è stato dimenticato da tutti. Un mito anche per me, simpaticissimo e divertente. Per me il suo top rimane "Licenza di Guida", seguito subito da "Lost Boys", "Lucas", "Unico Indizio La Luna Piena", "Dream a Little Dream", e "Il Ragazzo Pon-Pon" (che non rivedo da un secolo".
Complimenti Dinger71.
dinger71  31/05/2011 09:37:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi grazie!! ho scritto molto, ma lo meritavaxd se penso a quei divetti di oggi come zac efron... non ho niente contro di loro, ma quel buonismo di HSM è insopportabile... invece nella generazione di corey haim c'era una sorta di maledettismo, di tormento interiore, ma allo stesso tempo una lucida consapevolezza della realtà (sulla rivista Life ci sono le sue foto al victory party di bill clinton). come abbiamo fatto a liquidare quelli del brat pack così facilmente in quest'Italia non lo so... beh, meglio pochi, ma buoni (a ricordarloxd)