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RAGAZZI PERDUTI regia di Joel Schumacher

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frine     7 / 10  26/10/2006 02:22:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parte molto bene, ricreando credibilmente l'atmosfera falsa, suadente e insidiosa insieme, di tante moderne località turistiche dove, dietro la facciata ridondante di lustrini, si nasconde di tutto. Sappiamo di trovarci sulla costa californiana (anche se, nell'era della globalizzazione, certi ambienti si possono trovare perfino a Rimini), e possiamo aspettarci ogni sorta di incontri non proprio tranquillizzanti per l'ingenuo protagonista e per il suo (più) smaliziato fratellino.
Il giovanotto si invaghisce di una bella ragazza che lo convince a frequentare una 'cattiva compagnia', mentre dal canto suo il bambino, suggestionato dai nuovi amichetti, comincia a immaginare presenze di mostri, vampiri, e altre futilità da videoteca.
Ed ecco la sorpresa: i cattivi compagni del fratello maggiore si rivelano effettivamente 'vampiri', determinati ad assoldarlo nelle loro file. Il giovane beve strano vino da una bottiglia apparentemente normale, e inizia a comportarsi in modo eccentrico, vivendo di notte e svegliandosi solo nel tardo pomeriggio con l'alito pesante.
Per buona parte del film tutto sembra essere frutto delle fantasticherie del bambino, convinto che il fratello maggiore sia diventato un vampiro. Anche le strane visioni di quest'ultimo potrebbero derivare da droghe, proditoriamente somministrategli dai ragazzacci cattivi.
La storia procede, e a questo punto ci tocca vedere i 'ragazzi perduti' appesi per i piedi come pipistrelli. Dall'equivoco si passa decisamente all'horror. Ma il protagonista, che in fondo è una pasta di figliolo, resiste, spalleggiato dall'inossidabile fratello...
Una storia interessante e originale, che purtroppo si perde nella banalità di un finale all'insegna dei "vampire killers". O forse no...forse ci siamo inventati tutto, anche lo zio noioso e saccente che i nipoti vorrebbero togliersi di torno...e che opportunamente si rivela un vampirone. Ma sì, abbiamo scherzato, e forse ci siamo anche divertiti.