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UNFAITHFUL - L'AMORE INFEDELE regia di Adrian Lyne

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  12/08/2005 10:26:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahimè credo proprio che "allucinazione perversa" rimarrà uno splendido caso isolato. Lyne e il melò Wasp, egli ha buon gioco nel voler plasmare i pruriti del mondo borghese neanche fosse una sorta di Moravia degli States. Per capire "unfaithful" è necessario tornare indietro di decenni, a film come "la confessione della signora Doyle" di Lang e al cinema di Hitchcock, da cui riprende prospettive e nevrosi dei personaggi, con il protagonista Edward in bilico tra tormenti Dostoevskjani e pura misoginia Un titolo a volte puo' dire tutto: il pensiero Catonico di Lyne è un'atto d'accusa montato ad hoc allo scopo di confondere e influenzare lo spettatore D'accordo che il titolo del vecchio film di Chabrol ("una moglie infedele") non era meglio, ma qui si agisce in ambìti ideologici diversi. Già "attrazione fatale" fornì ampio disappunto per la misoginìa dell'autore (come poteva una donna qualsiasi attentare alla felicità di una giovane coppia di sposi? Sottomettere ai propri istinti un "povero uomo" e pretenderne il conto?) ma tutto questo ora diventa davvero reazionario e di dubbio gusto. Lyne è uno di quei cineasti che crede non solo di appartenere al pubblico, ma di trovare degli alleati. Nondimeno, il film comincia con il piu' classico dei riti familiari: nessun pericolo nella dimora, anzi Connie prepara la colazione al figlio (il moccioso già sembra frutto di precognitivo adulterio: come puo' essere figlio della Lane e di Gere, di due persone tanto attraenti, una simile creatura????) mentre il padre Edward si sta vestendo per andare al lavoro (e mi raccomando che sia manager altrimenti che interesse puo' avere l'intera vicenda?) e il ragazzino continua a ripetere "mi farai diventare matto" suscitando l'ilarità di quel pubblico che poco dopo non prenderà più fiato salvo essere nuovamente addomesticato dall'amaro sapore dell'amore che trionfa invano, dall'armonia familiare bruscamente spezzata. Ok ammettiamo che il sovvertimento di un'ordine gioca a favore dell'autore E il resto? Connie infelice, e nessuno si chiede perchè Nessuno deve chiedersi come possa preferire un rozzo erotomane (così Milleriano. cfr. la dimora di Scoprendo Forrester o giu' di lì) a un consorte piacente e raffinato Già ci vedo i commenti d'indignazione e l'eco della condanna verso questa moglie sciagiurata, questa ...sgualdrina Tutta colpa della tempesta artificiosamente congegnata da Lyne con l'uso di tecniche risapute degli studios cinematografici (i libri agitati dal vento sic) Incontri d'amore che diventano via via piu' ossessivi, meccanici, quasi da stupro consezienti almeno così vedrebbero i maligni Tutti plasmati dal disorientamento, dal senso di colpa dalla vergogna dei propri impulsi e desideri Sovversione che passa per vie tutto sommato prevedibili: l'oggetto del contendere è un dono, l'orrenda collezione di grandi città sotto vetro) Questo pover'uomo, vittima dei suoi desideri, oggi vittima delle sue convinzioni, Osa arrivare a tanto per amore della (sciaguratissima) moglie. Il pubblico e lo stesso Lyne riabilitano questa tesi: al confronto Pietro Germi era un innoquo dilettante. L'uomo che diventa serial-killer a tutti gli effetti ai nostri occhi - purtroppo - è già riabilitato. Assolto per aver commesso il fatto. Conclusioni: per dirla alla Schopenhauer, "la donna è doppiamente responsabile di un adulterio, il suo gesto è contro-natura". In base a queste sconfortanti premesse, è difficile giudicare l'operazione di Lyne liberarsi dai pregiudizi e trovare qualche sprazzo di efficace "mestiere" cinematografico: che invece tutto sommato c'è: il sangue come vettore di un'incontro fatale., la ferita alla gamba di Connie, il patto del destino, la follia di Edward quando occulta le prove del suo crimine, il memorabile tributo a Hitch di "the birds" (stormo di gabbiani attorno a una discarica). Tutto sommato il solito film di Lyne ben confezionato. Sarei tentato di aggiungere "...e mostruosamente brutto, deprimente, irritante dall'inizio alla fine" ma i pregi tecnici e formali me lo impediscono. E dulcis in fondo Gere è totalmente fuori parte, talmente bolso e gigione da risultare oltrechè antipatico francamente ridicolo. Stupirà saperlo, ma qui è un Nulla di sensualità. Non si puo' certo dire lo stesso della Lane: lei, che si presta al gioco del massacro di Lyne con disinvoltura (prima o poi qualche femminista vera lo punirà adeguatamente) è sempre così bella, conturbante, quegli occhi di un angelo a volte infido ma pronto a sostenerti. Per lei avrei potuto salire piu' in alto con le valutazioni, tuttavia non posso: è doloroso prendere atto dell'arte sprecata di Lyne e del suo "talento" per le provocazioni senili e dannose
Invia una mail all'autore del commento Caio  29/12/2005 19:21:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La tua lucidità nel descrivere film apparentemente insignificanti è impressionante...tu dirai che nessun film è insignificante, bello o brutto che sia. Complimenti comunque, da qualunque pianeta tu venga deve essere un luogo in cui si premia l'intelligenza. Sarà mica K-pax????