topsecret 6 / 10 30/04/2019 19:48:16 » Rispondi Il racconto dei 5 "incidenti" è piuttosto cinico, crudo e violento quanto basta (nonostante la censura) e se Von Trier si fosse limitato a questo ne sarebbe venuto fuori un prodotto discreto per quelli che sono i parametri di un buon thriller sanguinolento. Purtroppo c'è da considerare anche la parte "artistica", troppo prolissa, estraniante e, a tratti, piuttosto compiaciuta che dovrebbe cesellare il ritratto psicologico del protagonista e dei suoi pensieri, ma finisce con l'essere verboso, lento e, in molte occasioni, snervante. Buona comunque la prova di Dillon.