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LA CASA DI JACK regia di Lars Von Trier

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76mm     7 / 10  07/03/2019 13:32:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SPOILERONI

Lars ha sempre (o quasi) fatto film con protagoniste femminili.
Lars, ciò nonostante, viene unanimemente (e giustamente) considerato un misogino della peggior specie.
Lars, dopo Nymphomaniac, ha capito che continuando a raccontare storie dal punto di vista femminile non sarebbe più riuscito ad abbattere i nuovi confini della misoginia su celluloide (da lui stesso creati) e ha deciso finalmente di affidarsi ad un alter ego serio: maschio, bianco, adulto, con seri problemi psicologici, comportamentali e relazionali…omicidi a parte, c'è una corrispondenza quasi omozigotica col regista.
Lars è Jack, Jack è Lars, e voi non siete 'n caz.zo.
Lars/Jack ci parla di ciò che ama: arte, musica, nazisti.
Lars/Jack ci parla di ciò che odia: America, bambini, donne.
Già, le donne, ma che gli avranno mai fatto?
Che poi, se uno ha voglia di lambiccarsi il cervello, ci sono diversi possibili gradi di lettura per tutto questo.
Primo grado: Lars è un misogino e mette sullo schermo il suo risentimento nei confronti del genere femminile.
Motivo: sfogare tutto il suo odio su pellicola evitando così di diventare un vero serial killer di donne.
Secondo grado: Lars non è un misogino, ma vuole che tutti lo pensino per alimentare la sua fama infausta.
Motivo: scandalo>curiosità>interesse>pubblicità>$
Terzo grado: Lars è un misogino e, sapendo che tutti lo considerano tale, fa un film così eccessivamente, spudoratamente e consapevolmente misogino da far sorgere il dubbio che stia solo facendo il paracu.lo, rendendo difficoltoso capire se ci è o ci fa.
Motivo: tentare di confondere le idee sulla sua reale natura di misogino.
Si potrebbe andare avanti così all'infinito…
Per chi non ha tempo o voglia di creare inutili sovrastrutture parlano le immagini del film, e parlano piuttosto eloquentemente:
Lars/Jack ci fa capire che il modo migliore per mettere al proprio posto una donna che parla (oggettivamente troppo in questo caso, ma non è questo il punto) è quello di ridurle la faccia in poltiglia.
Lars/Jack, con la sua proverbiale "ars affabulatoria", tenta di convincere la donna più stupida del mondo (almeno fino all'incidente successivo) di essere, nell'ordine: un poliziotto, un assicuratore e l'equivalente USA di Tito Boeri, promettendole di riuscire a raddoppiarle la pensione con una semplice telefonata…la scema ci casca in pieno e viene giustamente punita per la sua idiozia…non ci mancherà.
Lars/Jack si diverte a giocare al safari con la nuova donna più stupida del mondo (almeno fino all'incidente successivo), che tiene bel calcato sulla sua testa e su quella dei suoi figli il loro bel cappellino-bersaglio rosso, nella convinzione che sia meglio beccarsi un colpo di schioppo che un colpo di sole…punita anch'essa, insieme ai bambini, che con una madre del genere sarebbero potuti diventare solo dei cretini a loro volta…bene così.
Lars/Jack cerca di convincere in tutti i modi la "nuova" nuova donna più stupida del mondo (e questa non la batterà più nessuno, almeno fino al prossimo film) di essere un serial killer…lei inizia ad avere qualche leggero sospetto solo quando le fa partire la prima tetta, ma in realtà continua ad avere il dubbio che si tratti solo di una pratica bdsm piuttosto spinta…anche in questo caso fine meritata.
Bambini a parte, gli unici maschi uccisi - nel film - vengono fatti fuori per legittima difesa, o se non proprio per legittima difesa comunque per fini utilitaristici (salvarsi il didietro) e non per il puro gusto di eliminare un essere inferiore dalla faccia della terra.
Quando aveva finalmente l'occasione di mettere pari in un sol colpo il conteggio delle vittime (una pallottola per 5 teste), all'ultimo momento qualcosa lo fa desistere…fossero state 5 donne scommetto che la pallottola se la sarebbero beccata, con tanto di cervelli spappolati ovunque.
Indipendentemente dal grado di lettura che si desidera dare, è innegabile che ci sia dell'ambiguità in tutto questo.
E si arriva così al gran finale, che ha diviso il pubblico e la critica fra colpo di genio e cag.ata pazzesca.
Di sicuro è una furbacchiata, l'ennesima burla del buontempone danese.
L'unica cosa che mi ha davvero spiazzato è la caduta finale…possibile che un narciso megalomane borioso arrogante di tal pasta si auto-condanni al fuoco eterno per i propri peccati?
Io avrei scommesso che sarebbe arrivato dall'altra parte, indenne, in un paradiso abitato da tanti angeli femmina a cui strappare le ali (ma gli angeli ce l'hanno il sesso?).
Tutto sommato mi è piaciuto.
Spera  07/03/2019 21:13:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao!
Bel commento!
Secondo me, in fondo in fondo, anche lui sente un minimo bisogno di redenzione che, senza mezze misure, culmina nella peggiore fine.

Interessanti osservazioni le tue, soprattutto quelle sulla misoginia, ho riflettuto parecchio sul tema dopo la visione del film.
Chissà cosa c'è in quella testa...
76mm  07/03/2019 22:55:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cosa frulla nella testa di Lars non lo sa nessuno, lui compreso.
Parliamo di una mente seriamente alterata, dall'abuso di alcool e droghe prima e dagli psicofarmaci poi.
Sul discorso misoginia io comunque non ho dubbi... e non tanto per questo film, dove il discorso è talmente scoperto e parossistico da poter far pensare seriamente ad una cosa studiata ad arte per dare scandalo, ma per altre sue opere, come le onde del destino e antichrist, dove il disprezzo per il genere femminile è molto più nascosto e sotterraneo, e per questo, paradossalmente, molto più chiaro e lampante.
Mi fa piacere che il mio commento ti sia piaciuto.
Spera  08/03/2019 13:33:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si , visto anche quei due film che citi e la cosa non mi sorprende.
Tra l'altro due tra i film più pesanti da digerire che abbia mai visto ma davvero splendidi.
Difficile che mi piaccia tanto un film che allo stesso tempo non rivedrei mai..."le onde del destino" mi ha fatto questo effetto.

Grazie per lo scambio!
76mm  08/03/2019 21:51:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Figurati. Grazie a te.
Larry Filmaiolo  07/03/2019 14:45:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso gli angeli siano considerati perlopiù androgini. Bel commento comunque! Lars è un misogino fatto e finito, non penso neanche si renda del tutto bene conto di quanto lo è, quindi in ogni caso preferisce coprire tutto col suo umorismo malato
76mm  07/03/2019 22:43:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente un film del genere, se non stemperato da adeguate dosi di umorismo, se pur malato e nerissimo, sarebbe stato un suicidio sia professionale che personale.
Grazie per la precisazione sugli angeli, una cosa che non mi è mai stata chiara.
Larry Filmaiolo  08/03/2019 10:56:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io difatti quello mi aspettavo, una chiusa disperata, sorta di tremenda fucilata definitiva da parte di Lars (che temo non riuscirà più a fare altri film). Invece è stato, nei chiari limiti, "bello" cogliere il suo consueto umorismo e momenti in cui si guarda da fuori e anche un po' intorno.