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SPIRIT - CAVALLO SELVAGGIO regia di Kelly Asbury, Lorna Cook

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Dom Cobb     10 / 10  13/06/2013 21:01:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
America, secolo XIX, era della colonizzazione del Far West. Spirit è uno stallone mustang del Cimarron, nato e cresciuto allo stato brado, che, causa la sua innata curiosità, entra in contatto con gli umani. Catturato e venduto all'esercito confederato nello Utah, il ribelle cavallo riesce a liberarsi con l'aiuto di un giovane indiano Lakota, con il quale inizia il periglioso viaggio verso casa.
Di tutti i film d'animazione degli anni recenti, quelli in 2D della leggendaria concorrente della Disney, la Dreamworks Animation, meriterebbero un premio per essere quelli più sottovalutati. In effetti, di rado mi è capitato di sentir parlare la maggior parte della gente di un Principe d'Egitto, di un Sinbad o di questo Spirit, e la ragione di questo, onestamente, mi sfugge.
Ogni aspetto di questo lungometraggio d'animazione, che ho scoperto appena un anno fa, funziona in modo eccellente, preparato e studiato a tavolino com'è, con una cura per i dettagli maniacale, a cominciare dall'animazione: essa è costituita da un miscuglio di personaggi animati a mano e paesaggi ed ambientazioni creati al computer che da al film una sua precisa identità e un suo preciso stile. Non è come i cartoni Disney, che sono fatti a mano al 100%, e questo riesce a distinguerlo, permettendo agli artisti di produrre sequenze di notevole impatto visivo (come una ripresa a 360° del protagonista in moto o una carrellata attraverso un canyon) e catapultando lo spettatore nel mondo in cui la storia è ambientata in un modo del tutto nuovo. Impressionante è anche il lavoro compiuto dagli animatori sui personaggi: infatti, è la prima volta in assoluto in questo genere di film che un cavallo viene disegnato e rappresentato in modo tanto realistico.
Inoltre, tale miscuglio riesce anche a creare un grandioso senso d'atmosfera, coadiuvato com'è dalla perfetta colonna sonora di Hans Zimmer e dalle canzoni rock/country di Bryan Adams. Esse danno al film un validissimo supporto ed è soprattutto grazie a loro se numerosissime scene (saluto finale su tutti) riescono ad avvincere e ad intrigare come fanno.
Ma le novità non si fermano solo alle tecniche d'animazione: un plauso a quelli della Dreamworks per aver tentato una strada più adulta, intenzioni che si notano nel fatto che i personaggi animali non parlano né cantano,


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dalla mancanza di un vero "villain" e da un generale senso di realismo al quale si accompagna un che di malinconico e poetico.


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Il piano tematico, dal canto suo, va a braccetto con quello della caratterizzazione dei personaggi, del protagonista in particolare: Spirit è più di un semplice stallone che sogna di tornare a casa, lui è la rappresentazione del desiderio di libertà e di vita,


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simbolo della natura incontaminata dell'America in seguito deteriorata dall'avanzare della civiltà, rappresentata dall'esercito e dalla ferrovia. Qua e là trova anche spazio uno sguardo di critica contro le efferate azioni contro i nativi americani, in sequenze di inaspettata carica drammatica ed emotiva. C'è persino spazio per qualche eccitante sequenza d'azione che completa il quadro.
D'altra parte, tutti gli aspetti che ho finora elencato tendo a chiarire che sono validi soltanto per il sottoscritto: infatti, questo è uno di quei pochi film il cui giudizio si basa totalmente su opinioni soggettive. In altre parole, se vi piacciono i cavalli, il West, i paesaggi tipici del luogo, atmosfere malinconiche e se il contrasto (per me inesistente) con le canzoni di Adams non vi infastidisce, allora ve lo potete guardare senza problemi. Se, invece, non ci andate matti, guardate altrove, perché qui si rischia di annoiarsi: i dialoghi sono ridotti al minimo e tutta la vicenda si basa sull'espressività del cavallo protagonista, impressionante in ogni caso, nonostante i personaggi in genere siano piuttosto simpatici.
E questo, secondo me, è il motivo per cui Spirit non ottiene mai tanta attenzione: la maggior parte del pubblico non è interessata in questo genere di cose. Tuttavia, secondo me anche per chi non è un amante degli elementi che costituiscono il film, c'è sempre l'impeccabile reparto artistico da ammirare e anche la colonna sonora o le canzoni prese a sé possono generare interesse in chi non è attratto da film simili. E comunque, penso che ai bambini potrebbe piacere senza alcun dubbio.
In ogni caso, secondo me questo è uno dei gioielli della corona della Dreamworks Animation, eccelso in ogni suo aspetto e sicuramente meglio dei prodotti che la Disney ha iniziato a propinarci da qualche anno a questa parte.

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Torok_Troll  13/06/2013 21:48:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non erano i confederati, ma erano gli yankee! I confederati indossavano uniformi grige, e non blu, infatti gli indiani li chiamavono "le giacche blu" o "azzurre", proprio per distinguerli dai confederati con cui non ebbero dei rapporti così di asti, e anzi, durante la guerra di seccessione molte tribù di nativi americani (sopratutto soux, comanche e apache) si unirono all'esercito confederata per dargli man forte contro le armate dell'unione e l'avanzata degli stati uniti che minacciava le loro terre.
Dom Cobb  14/06/2013 11:46:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per la correzione. Vabbè, tanto erano americani comunque ;)
Torok_Troll  14/06/2013 23:03:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E no caro mio! C'è una bella differenza tra confederati e yeankee!
I primi erano di formazione agraria, vivevano da contadini e alcuni di allevameno, mentre invece i secondi erano quelli industrializzati e speculatori. Ed invasero il sud per potersi pappare tutta quella bella terra ricca e fertile con la favoletta del "libera il negretto" che ci hanno tanto sbandierato sui ligbrio di storia. Questa fu la guerra di seccesione!
P.S.: Senza dimenticare che le grandi stragi di pellerossa, spesso innocenti o indifesi sono state operate propreio dai nordisti.
I sudisti non sono mai andati ooltre qualche tafferuglio o rappresaglia quando ci furono degli scontri. Dotutto chi uccise più musi rossi, il generale Lee o Custer?
Dom Cobb  15/06/2013 20:58:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che volevo dire è che erano comunque bastardi, sia da una parte che dall'altra. Non credo ci sia bisogno di imbastire una discussione solo perché ho menzionato una specie di bastardi invece dell'altra, alla fine nel contesto del film cambia poco. Senza alcuna offesa nei tuoi confronti, volevo solo far capire che ho afferrato il concetto.
Torok_Troll  29/12/2013 12:52:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I sudisti non era affatto bastardi (non più dei nordisti), è la propaganda yeankee di stampo filo-giudaico che vol farcelo pensare! Non capisci, è tutta una lurida e sporca manovra, dicono questo dui loro semplimente perchè volevano essere indipendenti.
Dom Cobb  12/01/2014 21:58:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti non ho detto che I sudisti erano bastardi e i nordisti no. Ho detto che erano bastardi entrambi, allo stesso modo.