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CHI UCCIDERA' CHARLEY VARRICK? regia di Don Siegel

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  04/11/2008 11:05:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La meravigliosa fotografia che compone la sequenza iniziale del film -un paesaggio arido alle prime luci dell' alba- rende lo stesso l' idea del leggero tono crepuscolare di questo straordinario poliziesco. Il tramonto di un' era, il piccolo artigiano del crimine che deve lasciar spazio alle grandi organizzazioni; e se il tramonto lo vediamo come un' alba mandata indietro di un attimo, è un po' quello che succede in questa storia, all' alba di un nuovo giorno "dell' ultimo degli indipendenti", costretto a cavarsela da solo almeno un' ultima volta, e a risorgere, poco dopo, da un' altra parte del mondo. Storie ordinarie di ordinarie cittadine americane, nelle quali i bambini giocano nei stessi luoghi dove i grandi fanno le rapine e riciclano il denaro sporco. E' proprio vero: "il trionfo dell' intelligenza", quella del protagonista e soprattutto quella presente nella sceneggiatura e nella regia di Siegel, asciutta ma sempre sostenuta, e particolarmente concitata nei punti giusti, non come in quelle accozzaglie autocompiaciute e schematiche che sono la maggior parte dei "poliziotteschi". Citabili spezzoni di pellicola di 5 minuti in 5 minuti tanto è grandiosa e perfetta la sceneggiatura di questo film. Walter Matthau completamente congeniale alla parte nell' unico ruolo della carriera in cui mi sia piaciuto. Un Capolavoro poliziesco e una vetta del genere.