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HILL HOUSE - STAGIONE 1 regia di Mike Flanagan

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Gabe 182     8½ / 10  28/12/2020 01:04:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questa si che è una grande sorpresa, Hill House mi ha spiazzato ed è andato oltre ogni mia aspettativa.
La serie conta 10 episodi di 40 minuti circa l'uno. La stagione è strutturata in maniera particolare, alternando il presente con il passato, dando ogni tanto un piccolo sguardo al futuro.
Riuscire a costruire una serie horror in questi anni non è un'affare facile, soprattutto quando il soggetto risale a 70 anni fa. Ma il regista Mike Flanagan ci è riuscito con dei grandi risultati.
Ogni episodio è diverso dagli altri, pur non trattandosi di una serie antologica. Tutti i personaggi hanno il loro spazio e il cast è quindi corale. Tutti gli eventi sono caratterizzati da un'atmosfera necessariamente cupa, in stile dark, ma questa oscurità è sempre contestualizzata e mai fine a se stessa.
La mano del regista è tuttavia presente, in alcune inquadrature atipiche ma certamente d'effetto. Sono infatti presenti alcuni brevi piani-sequenza carichi di tensione, riprese dall'alto in cui si possono notare diversi dettagli importanti e, talvolta, la ripetizione di alcune inquadrature, ma da angolazioni diverse.
È un horror atipico di questi tempi, il cui terrore sta più nella costruzione della tensione, nell'atmosfera generale, che in veri e propri momenti di spavento.
Hill House non è quel tipo di horror tutto urla, violenza e jumpscare, può farti saltare dalla sedia o spaventarti, ma è maggiormente un racconto di dolore, di consapevolezza, di accettazione, sentimenti che alla fine di tutto fanno molta più paura di un fantasma che ci fissa urlando.
Il cast, complessivamente, ha fatto un ottimo lavoro. Spiccano tra tutti Carla Gugino e Oliver Jackson-Cohen, molto credibile nella sua parte di tossicodipendente. Kate Siegel, moglie del regista, ha il pregio di essere molto espressiva.
L'intera stagione appare quindi coerente, mai noiosa, una storia di fantasmi, ma non solo sotto forma di spiriti, ma anche di sensi di colpa e altarini sapientemente nascosti.
Veramente una bella sorpresa, tra le migliori per il panorama horror degli ultimi 10 15 anni.