Ciumi 8 / 10 21/08/2009 19:49:57 » Rispondi Nonostante l’orribile titolo in italiano, resta un piccolo gioiello dei film di fantascienza anni 50. Diseguale, ricco di sorprese, in tutte le sue diverse parti (i primi sospetti - il fenomeno del rimpicciolimento - il tentativo di relazione con una nana - le avventure nella giungla domestica - il finale contemplativo) suggerisce divertendo vasti spunti filosofici. Leggibile come una grande metafora: la scienza che invece di emergere come apportatrice di benessere e progresso, rende l’uomo insicuro, lo restringe gradualmente, lo imprigiona tra le mura di casa divenute insidiose, ne risveglia gli impulsi primitivi e l’istinto alla lotta spietata per la sopravvivenza. Mirando ad ascendere verso l’infinito, getta un uomo nell’abisso dell’infinitesimo.