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LA GRANDE ILLUSIONE regia di Jean Renoir

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ULTRAVIOLENCE78     9 / 10  03/03/2008 00:17:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La GRANDE ILLUSIONE: l'illusione di vedere terminata una guerra, che assurge a condizione inveterata del genere umano che si perpetua dacchè mondo è mondo e che si ripeterà ciclicamente negli anni a venire.
Renoir con straordinario tocco "neorealista" (mi chiedo quanto Rossellini è stato debitore verso il regista francese) descrive la realtà di un campo di prigionia durante la Grande Guerra, senza però soffermarsi sui suoi aspetti violenti e sanguinolenti. Egli ci consegna un'immagine estremamente poetica di un'umanità "vittima" della storia e della sorte, in cui la linea di demarcazione tra i "nemici" e gli "amici" si fa sottile, labile e artificiosa come i confini tra le Nazioni ("le frontiere sono un'invenzione dell'uomo, la Natura se ne fotte"). Renoir non sembra giudicare nessuno: nè lo spirito nazionalista di coloro che credeno nella guerra, nè coloro che si dimostrano indifferenti rispetto alle ragioni del proprio popolo; ma si limita a ritrarre la drammatica diversità sociale e ideologica tra soggetti provenienti da ceti differenti. Paradossalmente l'ufficiale francese si sentirà emotivamente più vicino all'ufficiale tedesco che non ai suoi connazionali di grado inferiore.
All'illusione che possa un domani finalmente scendere la pace tra i popoli si aggiunge, dunque, l'illusione che in futuro possa instaurarsi una effettiva fratellanza tra gli uomini, senza più distinzioni di casta e nazionalità.
Invia una mail all'autore del commento wega  25/08/2008 19:46:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
porca ***** ho avuto la stessissima sensazione, per via del neorealismo e Rossellini. Però non mi viene ancora un commento a questo film, a parte "il capolavoro antimilitarista, pacifista sempreverde"