caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE regia di Drew Goddard

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
daniele64     6 / 10  25/10/2021 08:48:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The hateful seven... Sul finire degli Anni '60, in un albergo in mezzo ad una foresta si trovano a passare la notte alcuni tipi strani, che ben presto verranno ai ferri corti tra loro... Drew Goddard, giovane regista texano molto amato da parecchi cinefili già dopo il suo primo film ("Quella casa nel bosco", interessante horror irrorato d'ironia), è qui alla sua opera seconda, quella che spesso aiuta a comprendere il reale valore di un autore. E lui cosa ti f ? Si mette spudoratamente a tarantineggiare, con una pellicola che pare la trasposizione di "The hateful eight" cent'anni dopo! E se già quello non era un gran film, ma a Tarantino arrivo a perdonare (quasi) tutto, questo non è certo meglio. Per fortuna almeno fa a meno di certe gigionerie gratuite ed è un po' più corto. Ma è sempre un po' troppo lungo, con diversi momenti non proprio indispensabili, che non fanno altro che sovraccaricare una vicenda già intricata di suo. L'albergo è un vero ed incredibile ricettacolo di misteri celati, dalle cimici nascoste alle telecamere invisibili, per finire al bottino seppellito sotto al pavimento. Struttura a capitoli ad incastro, svariati colpi di scena ed improvvise esplosioni di violenza (non sempre giustificate) sono evidenti indizi di tarantinismo ma mancano i dialoghi brillanti e, quando il ritmo cede per alcune lungaggini di troppo, la pellicola perde sostanza e si appesantisce un po' troppo. Nel bel cast è facile attribuire la palma del migliore al vecchio e sornione Jeff Bridges, oramai una garanzia assoluta, seguito a ruota dal nevrotico Lewis Pullman (che somiglia parecchio al padre) e da Jon Hamm. Quella del peggiore è per me sin troppo agevole darla naturalmente al povero Chris Hemsworth, stimolato per di più dall'invidia di un povero maschietto come il sottoscritto per un tipo come lui, che può permettersi di vivere di prepotenza... Tecnicamente ed esteticamente il film è su ottimi livelli e la colonna sonora non originale, reinterpretata dalla brava Cynthia Erivo è notevole, ma nel complesso questa pellicola mi ha un po' deluso e quindi le rifilo solamente un modesto 6.