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ALBA FATALE regia di William A. Wellman

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Thorondir     8 / 10  16/01/2024 15:20:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oggi, a 80 anni di distanza, la ricostruzione in studio appare anacronistica ma va detto che va rapportata al periodo in cui uscì: e "Alba fatale" è un western atipico, classico in modo inusuale (film corale e non centrato su di un protagonista, privo di happy ending, con soluzioni non classiche - c'è almeno un palese scavalcamento di campo). Il film di Wellman diventa così pamphlet di denuncia morale, atto di accusa contro la folla de-pensante, film che anticipa la costruzione di un titolo come "La parola ai giurati" di Lumet. Uno sguardo lucido sul populismo delle sensazioni contro la civiltà della razionalità, sul linciaggio come elemento costitutivo della storia statunitense dell'Ottocento. Un'opera che evidentemente scade nel didascalismo frutto dei tempi: ma nel suo rigore, nella sua semplicità di messaggio, "Alba fatale" è un film che sceglie politicamente di denunciare una realtà della storia americana. E lo fa coraggiosamente, per essere il 1943.