atticus 8½ / 10 04/08/2011 19:38:07 » Rispondi Certamente una delle pagine più belle e sofferte del melodramma hollywoodiano. Tratto da un romanzo di James Jones, il film scruta il sottoterra provinciale degli States, da sempre covo di bigottismo, ipocrisia, false modestie e assurde rigidità morali. Stavolta però, più della critica, colpiscono i bozzetti sui personaggi, decisamente riusciti: dallo scrittore alcoliozzato e disilluso di Sinatra alla maestrina bloccata dal pregiudizio della Hyer, dal padre di famiglia finto-modello di Kennedy al giocatore incallito e perditempo di un grande Martin, fino alla prostituta dal cuore d'oro interpretato con trasporto da una MacLaine da applausi, uno dei ruoli più struggenti e completi di tutta la sua carriera. Il finale, costruito da Minnelli con eccezionale sapienza visiva ed emozionale (pannelli in continuo movimento, comparse ovunque, toni accesi, colonna sonora febbrile, montaggio frenetico, e attori di grido) merita di entrare tra le cose più straordinarie mai create dal regista e dall'intera storia del cinema. Un film umanamente magnifico, commovente, indimenticabile.