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L'ORA DEL LUPO regia di Ingmar Bergman

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elio91     9 / 10  05/02/2012 21:37:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è solo da inchinarsi e restare meravigliati (spaventati) davanti un'opera del genere.
Ma la cosa davvero impressionante è la costanza di Bergman nello sfornare film su film di una qualità incredibilmente alta, se non sono spesso definibili capolavori.
Diciamolo: sul cinema in bianco e nero del passato vige ancora un pregiudizio non del tutto infondato secondo il quale va visionato con un'ottica che tenga conto del periodo in cui il suddetto film sia stato realizzato. Almeno, questo nella maggior parte dei casi. Con Bergman questo però non accade, anzi: come Persona, come Il Silenzio, come Il Posto delle fragole (cito quelli che più mi sono piaciuti o mi hanno sconvolto), come tutti questi film anche L'Ora del Lupo sembra essere stato girato appena ieri. Potrebbe essere portato al cinema tranquillamente dopo 46 anni spacciandolo per una novità e non tutti noterebbero quanto sia datato (lo stesso per gli altri). Tanto che poi chi si ha girato un film simile a questo negli intenti e nella trama di base (Von Trier con Antichrist) ha dovuto esagerarne gli effetti sanguigni e perversi con una certa spettacolarizzazione...

Ecco, nel buio di quest'ora del lupo si muovono immagini abortite da una mente fertile e fragile; non solo un delirio psicologico però, questo di Bergman, ma anche l'ennesima riflessione sul rapporto di coppia inesorabile, arido, dilaniante tanto quanto necessario.
(E non stupitevi poi se vi troverete visivamente delle affinità fortissime con i film di David Lynch se lui stesso lo ha sempre considerato uno dei suoi film preferiti).
Ancora di più, l'orrore che riesce a trasmettere non è usuale in quella che è la seconda parte del film.
Bergman è stato realmente uno dei più grandi della settima arte.