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VOX LUX regia di Brady Corbet

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The Gaunt     5 / 10  14/09/2018 16:50:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi aveva convinto l'infanzia di un leader, non mi ha convinto nemmeno Vox Lux. Pur partendo da buone intenzioni ed altrettante buone premesse iniziali, la storia dell'ascesa e decadenza di Celeste scorre parallelamente ai profondi mutamenti della violenza terroristica che in qualche modo determinano e condizionano le fasi della sua carriera. L'esordio da sopravvissuta ad una strage che ricorda Colombine, la canzone composta per ricordarla che diventa un'hit nazionale fino al lancio verso le stelle del pop. Un divismo che diventa globale perfettamente in parallelo ad un terrorismo che diventa, specialmente con l'11 settembre, un terrorismo globale. Dalla strage tutta americana fino all'attacco sulle spiagge di Brac in Croazia con le maschere del suo videoclip musicale.
Divismo ormai che celebra se stesso, con una star che da ingenua diventa nevrotica, intesa a monetizzare e mantenere una buona immagine, sacrificando il ruolo di madre.
Il film di Corbet pur avendo un buon inizio, si perde strada facendo con una Portman portata ad essere sopra le righe più del dovuto, troppo, persino irritante, tanto da mettere in ombra gli altri. La regia mi sembra che abbia molti debiti sia con De Palma ed Inarritu. Il finale con la lunga sequenza del concerto, francamente lunga e noiosa oltremisura. Corbet non è un regista nelle mie corde, tuttavia penso che Vox lux sia una tappa intermedia di una trilogia iniziata con L'infanzia di un leader, proseguendo per Vox lux. Perchè dico questo? Nella sequenza del concerto finale, sulle scenografie apparivano in sequernza continua le parole "past", "present" e "future". Se il passato è l'infanzia di un leader, il presente altrettanto oscuro è Vox lux. C'è da supporre che il prossimo film riguardi il futuro. Ma magari mi sbaglio.