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IL PRIMO UOMO (2018) regia di Damien Chazelle

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  06/11/2018 00:42:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non si tratta di "fantascienza" ma di qualcosa di reale, e questo aumenta la grandezza degli eventi, anche se qualcuno parla di un costosissimo bluff. Il Vietnam paradossalmente ha incentivato i giovani a sognare viaggi cosmici, qui l'utopia diventa realtà. Chazelle fa centro ancora una volta, per un film intimista e per nulla agiografico, piuttosto cupo e le to, dove la musica per una volta ha un peso sì determinante ma sottovoce, in sottofondo agli eventi, spesso amari, della vita di Armstrong. Il regista non ne fa l'Audie Murphy dello spazio, ma un giovane (primo) uomo sopraffatto o chiuso nella sua identità. Gosling è credibile più del solito, e molte sequenze sono emotivamente fortissime. Un gioco di espressioni e sguardi, come nel l'epilogo, dove la dimensione naturale sembra essere umana. Non un film scientifico tipo 2001, ma materiale.