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QUEL TRENO PER YUMA (1957) regia di Delmer Daves

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  14/12/2008 16:32:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bello, molto molto bello questo film. La ballata iniziale -inaugurata per la prima volta con "Rancho Notorius" e usata subito dopo da Zinnemann, Ray e quindi Daves- "3:10 to Yuma", è la più emozionante di tutto il cinema western. Sicuramente ispiratosi a "Mezzogiorno di fuoco" che lo precede di cinque anni spostadone principalmente l' ora del climax, "Quel treno per Yuma" è giustamente da annoverare tra i classici del genere grazie ad una solida sceneggiatura ed una sublime interpretazione di Glenn Ford, dalla postura asimmetrica. Di velato romanticismo, è un film delle "occasioni", di un amore fulmineo, o l' occasione di cambiare la vita con una ricompensa per far fronte ad una siccità triennale. Probabilmente getta le basi del western psicologico che verrà sviluppato poi dagli anni '70. Impossibile dimenticare lo sguardo di Ben nell' indagare le vulnerabilità di Dan Evans. La pellicola ha il meccanismo di una pianificazione di una "fuga" improvvisata; e non stupisce affatto si tratti dello stesso autore di un Nero come "La fuga" (anche se solo come titolo italiano), qui dalla funzione diametralmente opposta, una fuga verso il carcere. Ma ciò che colpisce di più è il misterioso rapporto che nasce tra i due, un profondo rapporto di lealtà e rispetto reciproco, la massima espressione di virilità. Ecco che il finale, quindi, senza particolari intoppi, non rappresenta una sconfitta per nessuno, e l' evento naturale, acquista tutto il sapore della profezia e del miracolo. Bellissima fotografia B/N.