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SENTIERI SELVAGGI regia di John Ford

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Beefheart     7½ / 10  05/12/2007 17:27:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un grande classico western molto spigoloso e cattivo dove la violenza non appare mai in tutta la sua ferocia ma si lascia facilmente immaginare. Una violenza selvaggia espressa anche dai presunti civilizzati, attraverso gli atti fanatici del protagonista Ethan Edwards, un bianco ossessionato dall'odio per gli indiani. Costui, inpersonato da un ottimo John Wayne, trasuda cinismo e rancore ed in varie occasioni si lascia andare a brutture ed efferatezze ai danni di tutto ciò che gli può ricordare i pellerossa. In più di un'occasione il regista calca la mano sui metodi poco ortodossi dei bianchi che si contendono il selvaggio west con i comanche, a suon di imboscate, incursioni e stragi reciproche. Questo perchè la vita, alle condizioni estreme dei pionieri del west, spesso imbruttisce l'individuo, rendendolo feroce e privo di scrupoli. Tutto ciò è ben rappresentato da un folto insieme di personaggi ben caratterizzati, che interpretano l'intera gamma delle personalità che, solitamente, animano i western: c'è il Reverendo Samuel Clayton, predicatore e sceriffo dai modi pratici, ci sono il signore e la signora Jorgensen, coppia di fattori il cui figlio muore per mano degli indiani, c'è Laurie Jorgensen, loro figlia, innamorata del giovane Martin Pawley, mezzosangue aiutante di Ethan, c'è Mose, lo scemo del villaggio, cè il temibile capo indiano Scar e l'immancabile cow-boy dalle spalle larghe, che ne ha viste tante ed altrettante ne ha fatte. Essi si muovono in lungo e in largo per la mitica Monument Valley, tra cielo azzurro e paesaggi mozzafiato. La trama è scorrevole ed alcuni passaggi sono decisamente ad effetto (impressionante la scena in cui Look, la squaw indiana, viene presa a pedate). Fotografia e location da urlo. Nel complesso credo che valga la pena guardare questo film almeno una volta, anche per chi non predilige il western.