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L'OCCHIO CHE UCCIDE regia di Michael Powell

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GianniArshavin     7½ / 10  29/08/2014 13:08:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In anticipo sui tempi Powell girò "L'occhio che uccide" , morboso thriller che affronta argomenti scabrosi per l'epoca tramite il mezzo metacinematografico.
Pellicola complessa e dai mille risvolti , "L'occhio che uccide" è un film da recuperare in quanto è un caposaldo del suo genere e per i temi trattati con coraggio dal regista nel remoto 1960.
Powell basa il tutto su un'idea davvero convincente e su uno sviluppo diverso dai canoni odierni concentrandosi prevalentemente sulla psicologia del personaggio principale evitando sangue ed azione. Quest'ultimo ci viene descritto in modo esemplare nei suoi turbamenti e della sua contorta passione per il cinema , che lo porterà a partorire un piano agghiacciante che troverà una conclusione altrettanto forte in un finale da urlo.
L'atmosfera è malinconica e pesante , scelta che non casualmente cozza con una fotografia dai colori accesi e sfarzosi. Bene anche la regia meticolosa e gli attori in palla.
Sfortunatamente i pregi de "L'occhio che uccide" sono anche i suoi difetti visto che l'accurata indagine psichica fatta sul personaggio di Mark da un lato ci rende manifesti i suoi pensieri più reconditi ma dall'altro oscura il resto della storia relegando elementi importanti come tensione e ritmo ai margini col risultato di appesantire un po la visione. Ovviamente non si arriva alla noia ma la componente thriller poteva avere maggiore spazio.
Comunque ci troviamo di fronte ad un bel film invecchiato bene , pieno di spunti di riflessione e dalle moderne idee.