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L'OCCHIO CHE UCCIDE regia di Michael Powell

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edmond90     9½ / 10  20/07/2010 09:13:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso che la grandissima importanza culturale di questo film sia stata già ampiamente e dettagliatamente analizzata dagli utenti che mi precedono.Posso solo confermare la meraviglia e l'inquietudine che l'occhio che uccide mi hanno provocato,veramente un pugno nello stomaco.Non oso immaginare lo shock per gli spettatori dell'epoca,ma francamente mi stupisce non poco l'assurda ottusità della critica di allora che bollò "Peeping Tom" addirittura come spazzatura.
KOMMANDOARDITI  20/07/2010 09:37:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissima è poi la riflessione meta-cinematografica che Powell architetta genialmente in questo suo capolavoro : la complicità parallela di vittima/carnefice/spettatore. Nell'atto della visione lo spettatore stesso diviene parte di ciò che la pellicola racconta e, in un gioco di specchi, il carnefice non è solo chi agisce ma anche chi guarda.
Quanta filmografia avrà mai influenzato questo film ?!? E quanto ci avrà mai svelato della nostra natura voyeuristica ?!?
Da notare comunque il fatto che sia uscito nello stesso anno di PSYCO (altro masterpiece) e che annoveri una grande interpretazione di Karl-Heinz Bohm (dopo lo zuccheroso technicolor di SISSI e prima del lucido sadismo di MARTHA) che nulla ha da invidiare a quella di Perkins.
Grandissimo film, uno dei miei preferiti !
edmond90  20/07/2010 10:02:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto,ed è proprio questa "complicità" che spaventa ed attrae allo stesso tempo lo spettatore!Davvero un grandissimo saggio sul cinema,che fa riflettere anche 50 anni dopo la sua uscita....L'interpretazione di Bohm l'ho trovata stupenda,ma continuo a preferire di poco il ghigno luciferino di Perkins in Psycho!!;)