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L'OCCHIO CHE UCCIDE regia di Michael Powell

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JOKER1926     7 / 10  03/07/2008 13:31:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'occhio che uccide" è un film in piccolissima parte sopravvalutato, Michael Powell confeziona una pellicola particolare con una grande trama e purtroppo con un ritmo molto lento...
La fotografia è buona, gli attori recitano bene ma in linea di massima c'è pochissima tensione e la dinamica del film è abbastanza semplice...
Le vittime saranno tutte donne (classico dei film trhiller)...
L'assassino uccide le sue vittime e le riprende con una cinepresa, questa "tattica" del killer è quindi a dir poco particolare, inedita (siamo nel lontano 1960...) ma comunque visionando la pellicola si capisce facilmente perchè l'assassino è "ossessionato" dal macchinario...
Film con poco sangue, pellicola "Old Style" che presenta diverse analogie con "Sei donne per L'assassino" ...
Infatti le vittime sono sempre donne ed esse sono parte "integrante" del film, ovvero le vittime sono sempre presenti sulla scena e l'assassino le "studia" quotidianamente, il killer infatti è a stretto contatto con le sue future vittime...
Anche gli ambienti, i luoghi "artistici" sono simili a quelli di "Sei donne per l'assassino", ma in questo ultimo film la dinamica è più complessa e il ritmo è superiore.
"L'occhio che uccide" quindi è un film discreto, da notare (e da lodare) i vari dialoghi della pellicola...
Bella la parte del film in cui il nostro protagonista (ovvero il Killer) fa visionare alla giovane ragazza i video "misteriosi" del padre( noto biologo...)…
Da questi video "scientifici" il killer prende "spunto" o meglio la sua voglia di uccidere, il suo cinismo, la sua freddezza omicida è in strettissimo rapporto con questi video ...
Il tutto sarà chiaro dopo una visione totale del film, la parte finale della pellicola è ben fatta e la morte del killer è abbastanza particolare...
"L'occhio che uccide" è sicuramente un film innovativo (riferito all'epoca!), Michael Powell riporta nel suo lavoro cinematografico tecnica e idee...
Infatti queste magnifiche idee verranno in seguito copiate e ovviamente elaborate da altri registi...
Nessun regista prima di Michael Powell aveva avuto l'"idea" di "intrappolare" la morte su un nastro...
Infatti il killer nel film è un uomo con evidenti problemi mentali (ma ovviamente in pubblico è una persona impeccabile) e cerca di "studiare" la morte, ovvero vuole "imbalsamare", immortalare questa paura "universale"...
Le vittime saranno le prime ad "assaggiare" il "volto" della paura...
Sono concezioni profonde che possono essere capite, e di conseguenza apprezzate solo dopo un'accurata visione del film...
Bisogna "penetrare " nella mente del killer (che a sua volta è stato influenzato dal padre) e capire la sua "tattica"...
Quindi il film è un mix di idee innovative, futuristiche e di particolarità...
La pellicola comunque è orfana di tensione e di splatter...
Ma ovviamente siamo nel lontano 1960 e quindi è inutile "pretendere" questi ingredienti che con il tempo sono diventati i punti principali, cardini, fondamentali di un buon film trhiller/horror...

La paura è un incubo, essa deve essere "abbattuta", (secondo la concezione del killer) bisogna guardare in "faccia" la paura…
Essa è un "fenomeno", deve essere "studiata", capita, accettata…
Bisogna "convivere" con essa…
Il più delle volte questo problema "universale", ovvero la paura fa rima con morte...
Invia una mail all'autore del commento wega  03/07/2008 14:11:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma ti pare che un film da 9 e rotti di media non sia sopravvalutato. Sarò curioso di vedere la differenza con Bava..
E' proprio qui che ti sbagli, le basi per un buon thriller/horror non sono l'inutile splatter e cancaglierie varie.
Ho appena terminato di vedere "Il bacio della pantera", vediti quello, dal quale tra l'altro, ha preso "Suspiria" di Argento, ho letto.
Invia una mail all'autore del commento wega  22/10/2009 10:39:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niente vero. Il montaggio e la suspense hanno un ritmo impeccabile. Dove servono. L' "idea" della cinepresa a mano, e del carattere metacinematografico del film, non è altro che una (ri)flessione del/sul mestiere di fare Cinema. Non a caso è l' ultimo film di Powell. (Queste parole le devo tener buone per il commento).
Zero00  12/07/2008 21:25:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bah, non capisco perchè sia sopravvalutato, ne perchè un ritmo lento o la mancanza di splatter sia un difetto.
Invia una mail all'autore del commento wega  14/07/2008 10:32:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
appunto, perchè poi "La casa 2" è mediocre per lo splatter per Mr. coerenza.