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DON'T WORRY regia di Gus Van Sant

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  10/09/2018 00:28:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non un film completamente riuscito, questo di Van Sant, ma qualsiasi riserva diventa azzardata rispetto alla prova di Phoenix, che è letteralmente gigantesco. Un personaggio che non suscita empatia (bene) ma che ammicca al Deandreiano "Se mi vuoi bene, piangi", un film che evita i cliché tipo "La teoria del tutto" ma fa sue certe cadute moralistiche degne del nostro Muccino in "7" minuti". A volte ubriaca (ehm) per la sua onestà altre ancora sembra più costruito e autoreferenziale di quanto sembri - v. L'apparizione-fantasma della ex, la nuova partner vestita da hostess. Eppure è un film di Van Sant e si vede, e non si fatica ad amare ma solo gradatamente i personaggi, come quel gay front-leader che ha una parola per tutti tranne che per sé stesso. Un film che - tra l'arte del fumetto e l'insostenibile bisogno del protagonista di essere amato, in fondo non
diverge nemmeno troppo dai classici biopic. Ma in sintesi anima una diversa attitudine, ed è la ragione per cui ho amato tra mille riserve questo film