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THE WITCH IN THE WINDOW regia di Andy Mitton

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Jolly Roger     7 / 10  13/04/2019 14:58:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Il film non preme l'acceleratore sugli aspetti horror. Anzi…
fino a più di metà film, fa di tutto per sembrare un film "normale" (nel senso di "non un horror"). Essenzialmente è la storia di un padre e del suo rapporto con il figlio dodicenne.
Un rapporto certamente non semplice.



__________________________SPOILEROSO E AMMAZZAFILM__________________________

Il ragazzo sta infatti attraversando una fase critica, sia per l'eccessiva apprensione della madre (che risulta eccessivamente invadente e lo spinge a rinchiudersi ancor di più in sé stesso), sia perché è rimasto molto scioccato da alcune immagini violente viste su internet. Inoltre, il padre si è comportato, in passato, in modo immaturo, abbandonando più volte la famiglia per la paura di assumersi le proprie responsabilità di uomo e di padre. Egli, pur essendo ancora innamorato della moglie, non ha avuto il coraggio di comportarsi da uomo, di mettersi la testa sulle spalle.
Ci proverà ora.
Padre e figlio si trasferiscono in una casa del Vermont, in un posto sperduto in mezzo alla natura e alla tranquillità. In questa situazione, avranno l'occasione di chiarirsi, di riavvicinarsi.
Il film racconta in modo delicato e anche ironico il rapporto tra i due e l'evoluzione reciproca, in una specie di romanzo di crescita.
Il padre ha intenzione di sistemare la casa, per poter poi radunaretutta la famiglia in questo luogo lontano dal caos cittadino, immerso nella tranquillità, uno di quei luoghi dove la moglie ha sempre sognato di trasferirsi. Risistemare questa casa è un modo per fare una sorpresa alla moglie, sperando che essa anch'ella voglia dimenticarsi il passato e ricominciare.

Il problema è che la casa in Vermont è già occupata.
Da una certa Lydia.
Una che non ha alcuna intenzione di andarsene :-)
Il film è piacevole e malgrado, come detto, non insista sul versante horror, regala un paio di momenti davvero riuscitissimi, tipo pugno nello stomaco. Apprezzabile il fatto, peraltro, che non si tratta di Jumpscares, ma di momenti di prolungata tensione con climax di suspense.
Ovviamente, mi riferisco alla prima apparizione di Lydia sulla poltrona, quando i due se la trovano lì, all'improvviso.
Il secondo momento è ancor più terrificante: il padre telefona alla moglie e la moglie gli passa il figlio dall'altro lato del telefono…ma il figlio stava (e ancora sta) già fisicamente lì, accanto a lui…

Ho un'ottima opinione di questo film anche perché ha un senso, un significato:
il padre vuole finalmente avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Perciò, torna alla casa anche quando ormai è palese che essa sia infestata dalla strega. Incurante di ciò, ricomincia i lavori di ristrutturazione, persistendo con coraggio nel suo scopo, anche sapendo che può finire molto male.
Ed infatti male finirà.
Scherzo del destino il fatto che egli muoia proprio di cuore…considerando che egli è stato debole di cuore in senso metaforico per tutta la vita (non certo un Riccardo Cuor di Leone) e proprio quando sarà deciso ad affrontare una volta per tutte le proprie paure e prendere in mano le redini della propria vita…per ironia della sorte sarà proprio il cuore ad abbandonarlo, in senso fisico.
Ma, forse, questo fa parte del sacrificio che egli deve compiere, sia per espiare il proprio passato, sia per stare vicino ai propri cari in futuro.
Rendendosi conto di non essere stato un buon marito e un buon padre, piuttosto che stare ancora lontano dalla propria famiglia è anche disposto a morire.
E se non potrà amarli e proteggerli da vivo, lo farà dopo la morte.
Attraverso la morte, la sua anima si impossesserà della casa, scacciando Lydia e sostituendola con il proprio amore verso la moglie ed il figlio. Anzi, attraverso la morte, egli stesso "si farà casa", la permeerà e diventerà essa, per accogliere e proteggere la propria famiglia per sempre.
E loro lo sentiranno.
"Buonanotte papà"