albyhfintegrale 9 / 10 28/12/2009 00:51:39 » Rispondi prima cosa: ma chi ha dato voto negativo ha capito che si tratta di fatti realmente accaduti? No perchè qualcuno ha scritto che è una metafora delle esperienze del regista con le Major filmatografiche americane...mah?!
Tornando a noi: un film stupendo, che narra la vera storia di Preston Thomas Tucker e della sua geniale quanto sfortunata seppur in minima parte riuscita volontà di costruire la migliore automobile dell'epoca. Ho sentito chi ha dato voto negativo che c'è un americanismo strisciante...ma non mi pare proprio, anzi...c'è una rabbia di fondo che rimane nello spettatore per le ingiustizie proprie del sistema americano che dovrebbe invece garantire libertà d'impresa al 100% e si rivela (almeno quello dell'epoca di Tucker) corrotto e soffocatore di ciò che non è gradito ai piani alti e ai loro leccasuole. Nel film (e non credo di svelare grandi cose) compare ad un certo punto anche Howard Hughes a cui guarda a caso tocco una sorte simile a quella di Tucker.
Il film è bellissimo perchè richiama episodi cercati di raccontare il più realmente possibile, basta anche vedere le VERE foto di Tucker con i titoli di coda. Da come viene descritto Tucker nelle biografie che ho potuto leggere, Bridges ne interpreta perfettamente lo spirito geniale, un po' schizzoide ma amante della propria famiglia, sempre positivo...
Il finale dolceamaro è un finale positivo perchè Tucker viene assolto dalle ingiuste accuse, ma è nel contempo un finale negativo perchè la produzione delle sue fantastiche vetture si fermerà a 51 in totale (ne restano ancora oggi 47 molte delle quali visibili in musei automobilistici americani) dando ragione a chi potente e prepotente schiaccia il più debole che vuole emergere e fa vedere come purtroppo va il mondo reale di ieri....ma anche quello di oggi...e se si può raggiungere nella vita un finale semi positivo è già tanto
certo è che se Tucker avesse potuto produrre e commercializzare le sue auto, con idee e tecnologie che vennero messe di serie solo DECENNI dopo...oggi si viaggerebbe su auto volanti...è un eufemismo per dire che balzo in avanti l'industria dell'auto avrebbe compiuto e avrebbe potuto compiere con un'azienda come la Tucker dedita all'innovazione al servizio del cliente nonchè il più possibile economica. Tucker avrebbe voluto vendere l'auto, una volta prodotta in serie a 1000 dollari l'una. Cosa che purtroppo non potè mai fare
e pensare che le ultime Tucker vendute all'asta e comprate da collezionisti privati hanno raggiunto le cifre astronomiche di 700.000 dollari...