Romi 8½ / 10 10/07/2018 14:51:20 » Rispondi Definita "una storia fantastica e maledetta" da Mereghetti e un "capolavoro in bianco e nero degno di Cocteau" da Mario Gerosa, questo film colpisce l'immaginario andando ben oltre la semplice visione. La delicatezza del sogno incontra gli spigoli aguzzi della morte e riesce difficile attribuire un'opera di questo tipo a Terence Young, che passerà alla storia con James Bond anni dopo. Eppure il genio giovanile di questo regista ci ha regalato forse una delle visioni più sofisticate e squisitamente macabre degli anni quaranta, una favola amara e piena di rimpianti, una lezione sul tempo, l'ossessione e la magia degli incontri, in cui trova posto anche un esordiente Christopher Lee.