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V PER VENDETTA regia di James McTeigue

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Spotify     8 / 10  29/07/2015 02:41:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PICCOLI SPOILER

Che film ragazzi, che film! Sicuramente uno dei punti di riferimento del cinema distopico degli anni 2000, se non quello principale. Rispetto ad altre pellicole appartenenti a questo filone, questa è parecchio meno influenzata dalla fantascienza, infatti a parte l'anno futuristico in cui è ambientata, del suddetto genere non c'è nulla. Questo infatti è un film molto più realistico, dove vediamo cose, che, un domani potrebbero davvero accadere. Qui non ci sono robot ribelli o persone che prendono particolari farmaci per obbedire ad ogni ordine gli venga dato, no, qui abbiamo semplicemente un anarchico che vuole spodestare un regime che va oltre la dittatura più crudele. Apposta per questo, è molto più realistico. A confermare ciò che dico, c'è il fatto che guardando tale opera, mi è venuta in mente la rivoluzione francese, che come sappiamo, è probabilmente la più celebre delle rivoluzioni popolari, e nonostante non ci fosse un giustiziere singolo, la rivolta che si scatena in seguito nel film, mi ha fatto pensare ai fatti accaduti nel 1789. Insomma, ci ho visto delle analogie. Secondo me la genialata di McTeigue sta nel fatto, che lui, almeno secondo me, ha voluto proprio rappresentare come una dittatura caratterizzi un paese, a che livelli sociali lo porta, e in realtà l'elemento di "V" è solamente di contorno e nonostante sembri il protagonista, serve solo a scatenare la rivoluzione. In altre parole, attraverso le gesta del personaggio mascherato, capiamo realmente cosa sia una dittatura, tra l'altro qui, portata a livelli insopportabili. Il regista oltre a questo, esegue il resto del lavoro ottimamente, sfoderando una regia eccellente, molto dettagliata, ci fornisce una approfonditissima analisi di ciascun soggetto e di ciò che ha passato tempo addietro. Insomma una caratterizzazione davvero capillare di tutti i protagonisti della storia. Poi grandissima direzione degli attori, tutti a loro agio, da Weaving a Rea, passando per Hurt e Portman. Strutturato benissimo il rapporto che si viene a creare tra Evey e "V", dapprima è amichevole, poi va quasi sul conflittuale e infine diventa amoroso. Tutto costruito alla perfezione. Scene d'azione girate molto bene, magari un po' stereotipate, ma visivamente sono da applausi. Poi non mancano anche diverse sequenze di suspense che si fondono molto bene col contesto generale, nonostante la pellicola non sia propriamente thriller. Ad esempio è fantastica e colma di tensione la scena in cui "V" incontra la dottoressa in casa di quest'ultima. Atmosfera sempre costante e che non svanisce mai, dando un ulteriore tocco di bellezza al film. Il ritmo è straordinario, 125 minuti sembra che passino in un'ora scarsa, non ci sono mai punti morti, no, la storia viene portata avanti con sapienza e ad ogni minuto si scoprono cose nuove. Il finale è stupendo, commovente, toccante. Magari è un po' prevedibile, ma nonostante ciò, lo si apprezza con estremo piacere. Però un difetto non da poco comunque c'è: tutta la scena del combattimento, girata in slow motion, mi è sembrata presuntuosa, probabilmente si è voluto inserire quel tocco commerciale. Poi per carità, visivamente è alquanto spettacolare, però mi è sembrata troppo forzata. D'altro canto, non ci sono commenti sufficienti a descrivere la sequenza di tutta la massa di gente mascherata che marcia incurante verso le forze dell'ordine e poi osserva l'esplosione del palazzo governativo. Unica. Rappresentazione di una dittatura a 360°, si scende fin nei meandri più oscuri di essa, e vengono messi in risalto i modi con cui ci si è arrivati, modi che tra l'altro non sono molto differenti da quelli realmente accaduti nel nostro paese o in altri. Effetti speciali ottimi e usati sapientemente. Ah, altra gran cosa che fa il regista è la seguente: non ci fa mai vedere in faccia "V", tuttavia analizza e ci fa talmente prendere in simpatia la sua immagine, che la maschera è come se la facesse parlare, e in questo modo lo spettatore non viene neanche messo a disagio dal fatto di non poter vedere il volto del giustiziere, visto che la maschera stessa ricopre il ruolo. Insomma, è una regia diretta, senza fronzoli, da gustare con gli occhi. La sceneggiatura non è male, però penso che presenta troppe sotto-trame, infatti certi punti sono un po' contorti. Forse si è voluto addirittura strafare. Comunque alla fine McTeigue riesce, almeno in parte, a rimediare. Per il resto è buona. Grandissimi dialoghi, spesso ironici, poi molti dettagli e ottima stesura generale. Esemplare quella dei personaggi. Fotografia valida, specialmente nelle scene notturne, da un tocco abbastanza dark e ottima la scenografia, valorizzata molto dal regista. Azzeccatissima la colonna sonora. Il cast è fantastico: Weaving nonostante non venga mai mostrato in faccia riesce ugualmente a fare una gran performance, le scene d'azione inoltre lo aiutano molto. E poi, secondo me da vita uno degli anti-eroi più forti della storia del cinema. La Portman è molto brava, interpreta alla grande il personaggio di Evey, nulla da dire. Ho apprezzato molto anche Stephen Rea. Il film, oltre che rappresentare una società portata ad un livello insostenibile, vuole anche rappresentare l'individualità di ciascuno, e ciò si capisce ovviamente dal finale, dove ognuno ritrova se stesso, e può vivere la vita che vuole, senza dover essere più uno schiavo del potere. Messaggio molto bello e rappresentato altrettanto bene.

Bellissimo film, da vedere e rivedere, toccante, rivoluzionario e anarchico. Un vero e proprio gioiello!!