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LA SPOSA CADAVERE regia di Tim Burton, Mike Johnson

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julian     8½ / 10  08/09/2010 00:04:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è il campo di Burton. La fiaba gotica è roba sua.
Quando ha fatto film così non ne ha sbagliato uno, inutile incaponirsi in ambiti che non gli competono.
La sposa cadavere è uno dei suoi capolavori, più maturo e riuscito del comunque indispensabile NBC che ne ha predisposto il terreno, dotato di un fascino di disegno e atmosfere inarrivabile, corroborato da una storia semplice e magnifica pur nella sua brevità, impreziosito da uno humor leggero e consolatorio.
La superba animazione in stop motion, ottima per rilevare ed esagerare i tratti dei personaggi, consegna alla nostra cultura un'antica fiaba ebraica che si conforma alla perfezione con il credo di Tim: la vita, spesso, è peggio di quanto ci immaginiamo essere la morte.
Ne sono dimostrazione i colori con cui vengono trattati i due mondi: una tavolozza intera di tonalità sgargianti per un festoso aldilà pieno di locali di svago e grigie tinte per l'architettura lugubre, spoglia e mortuaria di casa Everglot; un contrasto che viene ancora di più a galla nel momento in cui gli allegri morti fanno irruzione nella surreale cena di nozze.
Il film, che richiama molto da vicino Beetlejuice, è un'ulteriore osservazione di Tim sulla triste condizione di chi, per proprio limite o per imposizione, vive senza immaginare, senza scegliere, senza liberarsi dagli schemi imposti dalla società, senza vivere effettivamente.
Il suo cinema, salvo qualche "fuori programma", è una tetra sfilata di questi tragici personaggi: le signore imbellettate di Edward mani di forbice, lo scettico figlio di Ed Bloom in Big Fish, i bambini superdotati e lobotomizzati dai loro fanatici genitori in La Fabbrica di cioccolato e qui i signori Everglot con la povera figlia.
La morte, come ripiego da una vita di tristezze, non è più una pessimistica fine di tutto, ma un nuovo inizio; la sdrammatizzazione che se ne fa, esagerata è evidente, è una nuova interessante prospettiva da cui guardare l'argomento, una cosa molto estranea alla nostra cultura ma che andrebbe valutata, anche tenendo conto della lezione che secoli fa ci diedero gli epicurei.
Le musiche, meravigliose, del solito Elfman riutilizzano qualche tema di NBC.
Magia.