caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA SPOSA CADAVERE regia di Tim Burton, Mike Johnson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     6½ / 10  11/12/2009 21:56:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal punto di vista del divertimento e dell’intrattenimento il film fa senz’altro la sua figura. La parte tecnica è infatti il punto forte del film. Ogni immagine è curata con grande attenzione e anche se si tratta di cartone animato, viene usata la varietà di ripresa e di resa visiva che si ha in genere nei film “normali”. Ad esempio si presenta l’immagine come se ci fosse una mdp virtuale che la riprende; le figure più brutte, cattive e antipatiche vengono infatti “riprese” spesso dal basso o obliquamente, le espressioni e i sentimenti dei personaggi poi hanno la stessa attenzione visuale presente dei film “seri”. Quindi diciamo che tecnica filmica impiegata, anche se non è quella classica, non incide per nulla in negativo.
Dal punto di vista artistico il film rivela, secondo me, un appiattimento stilistico e uno scadimento nell’inventiva di Burton. Se con Nightmare Before Christman aveva contribuito a “sdoganare” il gusto macabro e dark, diffusissimo nella cultura giovanile dagli anni ’80 in poi, con questo film contribuisce invece a snaturarlo completamente e a farlo rientrare in pieno nei ranghi stilistici classici della tradizione di Hollywood. Qui il macabro e l’orrido sono solo dei paraventi, una sottile patina che copre un puro e semplice musical, con scene, inquadrature, movimenti che riproducono in sostanza i modelli degli anni 40-50 che hanno reso famoso il genere (vedi tutta la parte della prima permanenza del protagonista nell’aldilà). Addirittura tutta la carica di paura e inquietudine che può avere l’invasione della città da parte dei morti, si risolve in commoventi riunioni familiari, fin troppo facili e convenzionali.
Inoltre in NBC i personaggi principali avevano sfumature interiori, conflitti, erano approfonditi. C’era poi un preciso messaggio di natura etica con riferimenti alla vita reale.
In questo film invece tutto è molto più convenzionale, personaggi e storia, e più appiattito sui luoghi comuni.
Certo è una fiaba e ad una fiaba non si chiedono certo verosimiglianza e coerenza, nonostante ciò le pecche nella storia e le ingenuità sono secondo me un po’ troppo smaccate e non fanno una bella impressione.
Insomma, ho trovato il film divertente e piacevole, ma l’impressione di “già visto”, l’utilizzo di schemi e convenzioni tipici di film di genere, me l’ha reso a volte un po’ noioso e prevedibile. Peccato.