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LA SPOSA CADAVERE regia di Tim Burton, Mike Johnson

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     10 / 10  02/11/2005 00:34:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto in stop-motion , e l'immagine corre a un'autore a me molto caro, almeno come culto, Jiri Trnka, che non so come e in che modo ma sicuramente Burton ha in qualche modo assimilato (i dvd di Trnka, regista ceco, si trovano piu' in america che in europa, strano no? e non a caso). Il bambino-ostrica nasce qui, nel segno dei nostri dissensi infantili. Riscopro pero' un'altro tipo di approccio con la mia infanzia, ovvero certi loghi e simbolismi macabri che ritrovavo quando leggevo Stevenson, e per certi versi un paio di sountracks mi ricorda il fatidico "quindici uomini sulla cassa del morto" di vecchia memoria. L'evolutismo dark di Burton riesce a farmi ritrovare le pagine migliori dei miei primissimi richiami all'avventura alla scoperta del "mondo sottostante" che evoca paure e un piacevole senso di perdita. Christopher lee - mai abbastanza compianto - da voce al personaggio del parroco espresso da movenze che ricordano a tratti il professore dinoccolato del discusso The Wall di Alan Parker. La storia è la poesia profana della morte, sepolcrale eppure viva, come nel testo di Anabel Lee. Cio' che Burton evoca è il fascino tormentato della morte, tema che già appariva in tutta la sua crudezza nella Leggenda di Ghost Hollow...Un momento di arcana bellezza è l'invasione delle "anime" nella città: un'anziana signora riconosce il suo amato scomparso tanti anni prima. E' qui che si raggiunge l'impossibile mediazione di Burton, la sua inarrivabile utopia, la forza che reclama che vita e morte non esistano, ma siano tutt'uno emblema di un principio d'amore che naviga tra i ricordi terreni e quelli - chissà quanto dolorosi - dell'altro mondo. E' la scoperta di una febbre di vita che trova paradossalmente i morti ad attenderla invano. Tutto l'amore è eternità, e regna ovunque a sedare gli istinti meschini dei peggiori uomini. Nel pallore dei volti di Burton, con quel Victor che sembra un dandy mancato à la Jules Verne, ritroviamo tutta la lunare contraddizione dei nostri vincoli. Per Burton il limite che ci poniamo non dovrebbe esistere. Irresistibili i tributi a Via col vento e a Ray Charles, esibizioni di un'eternità che ha diritto di sancire la sua resistenza anche iconografica, ma soprattutto artistica e per questo piu' che mai vitale. La bellezza per quest'uomo annichilisce, sgomenta, e appassiona: dopo i bagni di crema della fabbrica di cioccolato ci ritroviamo a comprendere il limite stesso dell'eternità. Ma noi ne siamo comunque rapiti. Non a caso sto scrivendo queste righe in una ricorrenza che ci porta a ricordare le persone care che non ci sono piu'. Una danza macabra, lo so, ma piena del ricordo dell'immutato affetto che provo ancora per loro
-Tetsuo-  02/11/2005 08:20:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e' vero, bel commento!

anche se secondo me Burton ha detto "mettiamoci che quello che la vecchia pesta e' in realta' suo marito, e' divertente!".
Poi l'interpretazione fa il resto leggendoci chissa' quali significati :)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  02/11/2005 00:35:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Volevo dire Sleepy hollow, pardon
Edo  02/11/2005 10:58:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non per voler inchiostare di nero tecnico la tua pagina, volevo solo particolareggiare che non tutto è nella magnificenza della stop-motion: il velo da sposa e poche altri dettagli sono in computer grafica... ciò ovviamente nulla toglie al film, era giusto una dovizia tecnica, pardon l'intromissione
edo88  02/11/2005 15:03:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti prego smettila di mettere così tanto puntini sulle "i", mi stai facendo perdere il gusto che ho del film, che, come sai, non è eccessivo eheh
Un'altra volta...il film va giudicato come primo impatto, secomndo me, altrimenti si va troppo a fondo e il voto non è più soggettivo della persona che giudica o oggettivo...

edo88  02/11/2005 15:04:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...BENSI' oggettivo...
dirtycla  02/11/2005 18:05:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maledetto Kow!Tu e i tuoi foglietti con gli appunti!
Anche io volevo ricordare nel mio commento The wall di Parker, ma in fase di scrittura me ne dimenticai...
Se potessi andrei contro alla mia idiosincrasia verso le faccine e inserirei quella che applaude e te la dedicherei.
CLAPCLAPCLAP!

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2005 00:52:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parla piano... stai confessando un segreto di me che conosci solo tu e pochissimi altri... è un po' da maniaci no?
dirtycla  03/11/2005 18:19:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il nozionismo è deleterio quando è fine a sè stesso, nel tuo caso non penso proprio.
Poi non vorrei sparare una minchiatina, ma anche il padre di Vittoria ricorda molto il giudice di The wall, non credi?
Devo controllare per accertarmene...
Edo  03/11/2005 12:22:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo con te sulla soggettività e il film nonv a analizzato per questiopni tecniche, ma quando qualcuno accenna a nozioni tecniche è bene correggerle se sono sbagliate, senza per questo cambiare o volerne influenzare il giudizio: sarebbe come se tu fossi stato a un concerto magnifico, sparo un nome, dei Linkin Park dicendo"... che musica mettalica da paura!"... il chè sarebbe errore perchè il loro genere non è il metallaro, ma, se possiamo definirlo, in linea con la Cross Over (scusa le ettichettature fastidiose)... ciò non toglierebbe nulla alla bellezza che il concerto ti ha dato, solo ora seresti più corretto nel parlarne "tecnicamente"... tutto qua, è solo che in un sito dove si parla di cinema, vediamo oltre di dare impressioni e pareri, di crescere anche culturalmente al proposito e non fare soloun sito da chiacchiere da bar, ce ne si guadagna tutti, non trovi?
Alla prossima
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  04/11/2005 00:56:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Immagina un po' un concerto degli slayer, allora (Reign in blooooooooooooooood)
Invia una mail all'autore del commento Caio  19/10/2006 16:41:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho amato anche io questo film, ma ritengo che la contaminazione dello stop motion con la computer grafica sia a dir poco disturbante: in qualche con la computer grafica si contamina la meraviglia del lavoro artigianale che sta dietro questa tecnica...per me è un grandissimo errore. Voi come la pensate?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  02/11/2005 11:06:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh già pensa quanta acqua è passata sotto i ponti dai tempi del cinema dei tempi d'oro, quando si parlava ancora di pixillation e affini.
Edo  02/11/2005 14:58:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io sono un cultore della pixillation, quando posso un inquadratura a pixillation la infilo sempre nei miei lavori: da al film quel senso di artigianato veritiero, che scopre il gioco della fiction ma rincara appuntomper questo la forza di realtà (Bazin: il massimo della finzione per il massimo della realtà), e appunto perchè oramai passata, stupisce e fa immaginare a quali computer grafiche di sorta!.

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2005 00:50:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora ti faccio una domanda sciocca da emerito ignorante in materia: ok per i musical à la gene kelly con cartoons inseriti ma anche "chi ha incastrato roger rabbit?" fa parte della pixillation oppure la chiamano in altro modo oggi?
Edo  03/11/2005 12:14:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pixillation è la tecnica in stop motion utilizzando persone vere, cioè attori che su muovono pos per posa come se fossero pupazzetti... un esempio di stop motion è il bellissimo cortometraggio di Ian Cunen (cui si vede un pezzo nel televisore dei cattivi nel film "Doberman") dove ci sono delle streghe che fanno una gara di scopa volante: le attrici facevano un passo e un salto, un passo e un salto, un passo e un salto, tutto filmato, e poi in montaggio venivano estrappolati solo i fotogrammi (di solito 2 o 3) del culmine del salto, che montati in fila danno l'idea che siano sospese in aria e stiano volando in avanti.
Quelli di integrazione di cartone animato con attori veri si ottiene "semplicemente" sovraimponendo i due contributi(in passato usando la TRUKA, ovvero un rifilmare la scena filmica con l'aggiunta dei cartoni animati, e riottenere così un nuovo negativo con tutto integrato, oggi basta andare con un buon compositor, che solitamente è INFERNO o FLAME, inserire le varie clip e compositarle fra di loro).
Questa è la tecnica, non so se poi esiste anche unaltro nome per chiamarla, ma la pixillation è tutt'altra cosa.
Comunque nonè una omanda sciocca, è che la pixillation è molto rara nei film (se non inesistente), mentre ci sono molti corometraggi che ce l'hanno...
AAhh, un film recente dove ho visto la pixillation è quello di Asia Argento "INgannevole il cuore più di pgni altra cosa", dove c'era no scene di pupazzi animati intergrati in stop motion con gli attori.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  04/11/2005 00:53:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente sono confuso... mi pare che il film "trittico d'amore" di e con Gene Kelly lo chiamavano già pixillation Era il 1954
84lestat  02/11/2005 00:58:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bellissimo commento, complimenti