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LORD OF WAR regia di Andrew Niccol

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JOKER1926     7½ / 10  05/07/2014 21:21:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esiste in fondo anche nei film un codice. Se è rispettato difficilmente possono alla fine piovere critiche; il ritmo, la trattazione del soggetto e gli attori sono strumenti che formano una parte consistente della totalità del codice.

"Lord of war" del 2005 mantiene tanti di questi fattori e va a prendersi le lodi di tutti, siamo dinanzi ad un grossissimo lavoro cinematografico.
Prima di tutto è nevralgico parlare della tematica avanzata dalla regia, Andrew Niccol. Il plot si snocciola attraverso questioni non convenzionali ma simultaneamente assai dolorose. In primo piano il losco mercato delle armi, illecito in tutto, specialmente se legale.
"Lord of war" comunque deve la sua grandezza alla sua decisione e consapevolezza di illustrare la situazione e di rimanere estraneo e cinico al tutto; ossia non si narra per poi moralizzare, il tutto è un percorso chiuso, il protagonista fa da solo il bello e il cattivo tempo; non esiste una soluzione ma solo un continuum della cosa, fra tante amarezze e perplessità.
Il colpo di genio in questa produzione americana parte già dall'inizio con parole, immagini (dure e beffarde) e con musica che cade a pennello. Lo stile alle volte si tinge di pulp, il dramma e l'azione svolgono ben presto una solida e irreprensibile fusione. Il film, a questo punto, non può non essere avvincente; il ritmo in un film è importante; da esso si arriva a parlare dell'interesse che un film offre, lo stesso interesse è parente stretto del ritmo.

Andrew Niccol talaltro sceglie molto bene ed ingaggia un attore poliedrico e forse, troppe volte, tartassato ingenerosamente dalla critica, ovvero Nicolas Cage. La stella del cinema in questo frangente va a prendersi un ruolo particolare e lo porta avanti con stile e tenacia, parliamo certamente di una delle maggiori prove di questo attore. Fra le altre cose di questo regista segnaliamo lo stile adoperato per "Lord of war", ossia stile poliedrico che sa accontentare i critici e le masse. Inoltre la pellicola ha una valenza, nonostante il mancato schieramento "politico" nella storia (manca lo schieramento politico perché il film non finisce ma prosegue) mostra, ovviamente, il marcio della società e l'arretratezza di alcune tribù (difficile definirli stati) africane, contemporaneamente soggiogate da pessimi uomini d'affari europei e americani.

"Lord of war" è una grossa sorpresa, non manca nulla. Si contano solo una piccola serie di enfatizzazioni e di forzature, comunque la storia prende pesanti spunti da vicende realmente accadute, ma nella fattispecie cinematografica l'enfasi e i paradossi (o roba del genere) diventano, alle volte, delle piacevoli prassi, utili e indispensabili nell'egemonia e nella riuscita.