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THE INTERPRETER regia di Sydney Pollack

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  03/11/2005 01:28:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come devo valutare questo film? Come intrattenimento spettacolare per le masse (8 giustificato) o la metodologia dei contenuti (4 è già troppo)?
Ammetto di essere andato a vedere "The interpreter" unicamente per gli attori. Pollack è bollito da decenni, e se non fosse per le sue splendide interpretazioni come attore (cito mariti e mogli di Allen o Eyes wide shut) stenterei a credere al rinsavimento di uno dei registi tutto sommato piu' importanti ed incisivi degli anni settanta ("Come eravamo" per es.). "Destini incrociati", "havana" o altri ancora mi sono entrati in testa come una fastidiosa emicrania da far guarire al piu' presto. "The interpreter" adotta il metodo classicista del cinema d'azione made in Usa e rispetto alle ultime opere di P. è indubbiamente il meglio congeniato, salvo che...
salvo che l'autore fa il suo corretto compitino a dovere, ma l'impressione di un'opera un po' superficiale, che gioca su emozioni facili e strumentali, è forte. Alla fine di due ore estenuanti anche se di notevole efficacia tecnica, deduco che l'America è la solita patria della salvezza e dei tribunali universali mentre nello stesso tempo dittatori africani continuano imperterriti a lapidare i loro paesi, i sogni di un popolo senza che nessuno li fermi, e solo gli interessi economici e politici divergono da un certo opportunismo (improvviso e tardivo) contro S. Hussein e il lontano e/o vicino Iraq. La kidman è una delizia per gli occhi e il cuore, come sempre, ma il suo personaggio puzza di indistinta appropriazione indebita del colonialismo sotto forma di germanesimo wasp, pertanto non sempre è credibile quando ostenta - con la classe newyorkese che la contraddistingue - la liberazione dell'Africa e "il rispetto dei morti quando non vanno mai evocati". Pure Penn, che è un grande progressista da sempre, puzza qua e là di borghesia. So che dicendo questo faro' arrabbiare qualcuno, ma forse la cosa che piu' mi infastidisce è non riuscire a scrollarmi di dosso l'impressione che "il terrorismo vada in ogni modo fermato" e allora la (cattiva) reputazione di Pollack è salva, così disinvolta e furbetta, ma non è così che si fa. Sparano a zero su Meirelles (qualcuno l'ha fatto) per il ricatto formale dei suoi script (da segnalare il prossimo incipit de "il giardiniere costante") e poi ci troviamo ad affrontare un (ex?) grande regista supportarsi stancamente al vettore del dvd domestico per una serata tutta popcorn e blando impegno socialpolitico. Ma andiamo... Il meglio di "interpreter" è affidato all'empatia del lutto tra Tobin e Silvia, testimoni di momenti di forte intensità. Anche se poi è davvero recidivo vedere l'agente dell'fbi ritrovare per flashback il filo della memoria e sorprendentemente risolvere i dubbi su Silvia, così come è incomprensibile che sia estremamente facile entrare ovunque senza essere minimamente fermati (sempre Silvia-kidman). Mi diranno che in questo modo Pollack ha voluto esibire la fragilità di una nazione che crede costantemente di essere protetta, i riferimenti all'11 Settembre etc etc ma è tutto inutile. Il peggio pero' arriva dopo: un poster a grandezza naturale della Grande Mela su cui trionfano i canti popolari africani: roba da stendere anche lo spettatore piu' pigro. Ma il gioco funziona, malgrado tutto: due ore di degno spettacolo da vedere con gli occhi ma inadatte a leggere con un certo coraggio ben al di là dello sguardo
antoniuccio  03/11/2005 17:15:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami eh? la guerra al terrorismo "sempre e comunque", ma allora si deve restare inermi e subire???????

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2005 20:31:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il punto è che sono stanco di questi film tutti uguali e professionali che mostrano quanto gli Usa siano in prima linea per la difesa della democrazia (ma va là?) Guardacaso ora tira tanto l'argomento-Africa e chissà quanti dittatori continuano a fare il loro sporco lavoro ma non verranno mai fermati dall'Occidente perchè se non ci sono interessi economici di parte... sveglia, Antonio, che di carogne è pieno il mondo, non esiste solo un dittatore da operetta come Hussein,,, Subire e diventare inermi? C'era una volta la diplomazia, e l'insieme degli apparati politico-polizieschi garantiva qualcosa... un conto è questo un'altro la liberazione (?) con le armi, e quindi l'imposizione di un sistema da risiko per l'occupazione di un'altro paese Ti piacerebbe che per combattere la camorra buttassero bombe su Napoli? Non credo davvero. Ma ok di questo il film non parla, ma nemmeno invita a riflettere. Non c'è nulla di peggio di un'occidente che si proclama partigiano di una causa (ma in realtà frega poco a molti) percio' anche tutto il resto, le belle parole, l'escamotage della pietas (di sinistra, vero), il dire "povera Africa" e i concertoni orripilanti à la Live Aid per salvare il mondo insomma di tutto questo ne ho pieni i ********. Fatti non parole
antoniuccio  04/11/2005 09:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma scusami, mio caro kowa, trovo una piccolissima contraddizione: non esiste solo Saddam, però se si parla dei dittatori africani ti disturba, dunque????

E poi, fino a prova contraria l'America è ancora il paese dove ognuno può manifestare il proprio pensiero e dove i giornalisti e l'opinione pubblica rovesciano governi e parlamenti... non trovi?

Le bombe su Napoli? Io veramente ho sempre detto che ci vuole l'esercito quaggiù, e che gli scienziati dovrebbero inventare le "bombe selettive", quelle che fanno crollare il palazzo a fianco al mio, ma non il mio....
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  04/11/2005 13:40:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contento tu... forse il vesuvio farebbe meno danni di un carro armato... comunque non mi sono spiegato: vammi a spiegare come mai parlano al cinema dei dittatori africani mentre per gli interessi che ben conosciamo nella realtà niente viene fatto contro di loro ... o forse credi davvero che il popolo viva in piena democrazia, con i morti di fame aids malaria e i governanti che sguazzano nelle loro piscine alla faccia loro? Se l'America è ancora il paese dove ognuno puo' manifestare il proprio pensiero, come mai Gore Vidal deve pubblicare i suoi libri con editori italiani? Micheal Moore lo conosci? E non mi scomodare l'opinione pubblica visto che una buona fetta dorme con un fucile in casa... comunque l'america è contraddittoria, lo so, non basterebbero cento righe per parlarne... Le bombe selettive come le bombe intelligenti sono una cosa deplorevole, mi meraviglia che una persona acuta come te arrivi a certe considerazioni carissimo antonio
antoniuccio  07/11/2005 16:52:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
le bombe selettive ci vorrebbero eccome, mio caro kowa....

Michael Moore ti ho detto come predica bene e razzola male.....
antoniuccio  03/11/2005 17:13:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"germanesimo wasp": puoi tradurlo a un alieno come me?
E poi che barba mio caro kowa: una serata senza impegni socialpolitik? ma tu così ti diverti?????
Il film non mi è tanto piaciuto ed ho messo il voto solo a lei, però tu ci vai dentro pesante....