Manticora 7½ / 10 06/08/2018 21:17:43 » Rispondi L'opera prima di Cory Finley è senz'altro interessante, difetterà per alcuni di tempi dilatati, o del fatto che la sceneggiatura è poco chiara, mi ha fatto sorridere il fatto che ci sia chi abbia definito la vicenda POCO CHIARA. In realtà è tutto chiarissimo, dall'incipit iniziale che è indice del carattere di Amanda, all'incontro iniziale tra Amanda e Lily in cui i due opposti si attraggono-respingono e intrecciano i propri rapporti. Un amicizia finita per una vicenda terribile
l'uccisione di un cavallo azzoppato da parte di Amanda
provoca paradossalmente il riavvicinamento tra le due amiche d'infanzia, e la vicenda diventa a tinte fosche, dato che anche Lily, bella e vincente ha in realtà più di qualche problema, tra cui il patrigno, la debolezza della madre e il fatto che non riesce a far accettare ad entrambi le sue scelte. Così la vicenda si dipana, soprattutto con l'entrata in scena di Anton Yelkin, nella sua purtroppo ultima interpretazione, un fallito, adescatore di ragazzine e spacciatore di professione che esce annichilito dal confronto con le due amiche di sangue. Un plauso ad entrambe, se Olivia Cooke riesce ad essere inquietante, credibile e stramiante Anya Taylor-Joi ha il fisico, la psicologia e il carisma per essere veramente una presenza magnetica, sensuale, alla Ava Gardner, una femme fatal in erba
che alla fine ucciderà il patrigno insopportabile ed ossessivo per sfuggire al suo dominio
Molto in parte la colonna sonora, un insieme di suoni dilatati che trascinano la tensione, senza mai farla esplodere e dando poco per scontato il proseguo della vicenda. Soprattutto perchè Lily ha uno scopo, ma Amanda invece scopre di non averne nessuno
e per questo si immolerà per l'amica, diventando il capro espiatorio dell'omicidio, per finire in una comunità di recupero dove (forse) troverà uno scopo
Un film intenso, che mi ha ricordato un pò Jorgos Lathimons, e dimostra un talento inaspettato in un regista semi-esordiente.