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LISBON STORY regia di Wim Wenders

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viagem     10 / 10  29/09/2005 16:20:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente il mio non è un voto obbiettivo, ma questo film mi ha fatto innamorare di Lisbona e della musica dei Madredeus. Loro sono proprio uno spartiacque: Wenders gli fa eseguire Ainda che dura più di 9 minuti e lì o li ami o e prosegui nel film innamorandotene sempre di più oppure ne hai la nausea e nemmeno finisci la visione.
La fotografia è d'eccellenza come d'abitudine, ma anche la resa delle emozioni, dei suoni e della magia di una città dalla bellezza decadente come Lisbona è straordinaria.
Tutto questo è un pretesto per Wenders per lanciarsi in una riflessione, a volte un po' stucchevole, sull'importanza del suono nel cinema e sull'obbiettività dell'immagine: uno dei personaggi del film si muove con telecamere appese al collo rivolte alle sue spalle, in modo da non influenzare coscientemente la ripresa.
Vale la pena già solo per il volto di Teresa Salgueiro, di una bellezza a dir poco eterea!
polbot  29/09/2005 17:09:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
parli come il coglionazzo di un mio amico......pensa te!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  14/08/2006 11:35:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pero' il referente di questo buon film è un certo Michelangelo Antonioni, cfr. Blow Up Non ve n'eravate accorti?
viagem  15/08/2006 15:16:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho visto Blow Up, rimedierò.
Stamme bbuono Kow!