Tanto per cominciare la Braschi non parla e sta immobile per quasi tutta la durata del film, cosa non da poco, dando modo a Benigni di sfoderare un po' di grinta. Attilio è un poeta. Davvero godibile la lezione sulla poesia data in classe. AHAHAHA, quando Vittoria si decide ad andare a casa sua, alla televisione stanno trasmettendo "Il buono, il brutto, il cattivo" e si sente: "Sei figlio di una grandissima putaaaaaa". "La bandiera della pace non ha mai fatto male a nessuno"... sdeng! Il nostro Attilio parte per Bagdad, alla ricerca di Vittoria, vittima di un incidente. "Senza benzina in Iraq è il massimo". Spassoso anche l'incontro con gli americani che lo scambiano per un terrorista armato fino ai denti: "Sono italiano! SONO ITALIANOOO". Bravo Reno. Godibile, anche se da Benigni ci si aspetta sempre qualcosa di più. Sono finiti i tempi delle vere risate?