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LA TIGRE E LA NEVE regia di Roberto Benigni

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maremare     4 / 10  01/11/2005 11:18:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film inconsistente, con una pessima sceneggiatura.
Le situazioni e gli accadimenti sono veramente attaccati 'con lo sputo' e a nulla vale la presenza del mitico Tom Waits in un episodio dove Castellani (il vero regista del film) rifà, non riuscendoci, il verso a Kusturica.
Per non parlare di alcune macchiette degne dei film di serie B anni cinquanta -quali il direttore dell'aeroporto- utilizzate al solo scopo di 'legare' gli episodi tra loro. Tutta la prima parte sembra un pretesto finalizzato a trovare un 'modo' per ambientare il film a Baghdad. Me lo immagino Benigni con 'Cerume': 'facciamo un film ambientato a Baghdad! Dimostriamo, come dice Tonino Guerra, che l'ottimismo è il sale della vita! Che l'amore trionfa! Sì ma come ci finisce a Baghdad? Ah ecco.. lui fa il poeta... e ha un amico poeta iraqueno.. e via a ritroso, fino ad arrivare, ferruginosamente, ai titoli di testa.
Infine gli attori: che nessuno consigli Benigni di provare a fare un film senza la moglie? E' veramente imbarazzante vedere un uomo che perde la testa per una donna simile; si dirà per le qualità interiori, vabbè ma al cinema queste assolutamente non emergono. La Braschi è di una bruttezza e legnosità tali, da far considerare questo, il film in cui la sua recitazione viene esaltata: è in coma per tre quarti film.
Jean Reno appare sprecato nel recitare un personaggio piatto e stereotipato (mi fa venire in mente un mio amico che classifica le persone per stereotipi, tipo : 'l'amica' 'il genio' ' lo strano' e via dicendo) che poteva essere rappresentato con ben altro spessore e non solo catalogato come 'il pessimista', destinato a fare una brutta fine.
Infine Roberto 'l'ottimista', il clown, l'amante della vita.
Riempie il film con la sua verve e un paio di risate le strappa comunque.
Troppo poco.
paul  05/11/2005 01:09:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, Tu quoque, Brute, fili mi!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  02/11/2005 11:12:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè non t'è piaciuto, ma questo affossare la Braschi... a parte che fisicamente sembra una Dea se paragonata al marito, talvolta (v. Mobbing) ha dimostrato di saper recitare: deve solo cominciare a distaccarsi dall'ingombra personalità del marito
giupetta  01/11/2005 14:50:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
le risate "strappate" da Benigni sono quasi un miracolo se consideriamo che il film è ambientato in una terra dove ogni giorno muoiono migliaia di persone. Se molti considerano l'ironia di Benigni come "un assurdo banalizzare" su situazioni importanti, io invece penso che questo eccezionale regista metta su una pellicola quello che facciamo noi ogni mattina cioè sdrammatizzare la vita reale...se pensassimo a tutte la schifezze con cui veniamo a contatto ogni dì, non ci alzeremmo neanche dal letto...allora non è solo Benigni "L'AMANTE DELLA VITA" ma lo siamo tutti noi...

maremare  01/11/2005 14:55:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, ma il tutto è raccontato in maniera banale
eaglet  01/11/2005 17:52:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
4 a questo film è un insulto all'intelligenza umana.... non condivido assolutamente
Invia una mail all'autore del commento maremare  25/05/2006 00:08:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non potrei mai insultarmi da solo! :)